Danilo Taino, Corriere della sera 10/7/2009, 10 luglio 2009
Rossana Di Leva, 37 anni. Bresciana, impiegata in una ditta di pulizie a Villacarcina, per tredici anni aveva vissuto con l’operaio Raffaele Brandi, 45 anni, ma un mese fa, non potendone più della sua gelosia, l’aveva lasciato ed era andata ad abitare con un’amica
Rossana Di Leva, 37 anni. Bresciana, impiegata in una ditta di pulizie a Villacarcina, per tredici anni aveva vissuto con l’operaio Raffaele Brandi, 45 anni, ma un mese fa, non potendone più della sua gelosia, l’aveva lasciato ed era andata ad abitare con un’amica. L’altra sera il Brandi sfogliò per ore l’album con le foto che li ritraevano felici e innamorati, poi colto da rabbia le tagliuzzò tutte con le forbici, e il mattino dopo di buon’ora telefonò alla Di Leva supplicandola di andare da lui per un incontro chiarificatore. La donna l’accontentò, subito tra i due scoppiò una lite, e allora il Brandi, afferrato il fucile che teneva sotto a un mobile della cucina, le sparò un colpo dritto in pancia. Poi vegliò la sala per qualche minuto, uscì di casa, si fece prestare l’auto dal figlio avuto dalla prima moglie e scappò via (dopo dodici ore, però, s’andò a costituire). Dopo le 8.30 di lunedì 27 luglio in un attico in via Zanardelli 8 a Marcheno, Brescia.