Mauro Romano, ItaliaOggi 24/7/2009, 24 luglio 2009
BLITZ DI LA RUSSA, SCELTO VALOTTO
Il generale ha tra i suoi amici D’Alema, Guarguaglini (Finmeccanica) e l’ammiraglio Di Paola
Al cdm la nomina del nuovo capo di stato maggiore dell’esercito
Amico dell’ex premier, Massimo D’Alema e dell’ex ministro della difesa, Arturo Parisi. Ben visto dal presidente di Finmeccanica, Pierfrancesco Guarguaglini e, in modo più defilato, sponsorizzato dall’ammiraglio Giampaolo Di Paola. Si tratta della rete di conoscenze del generale Giuseppe Valotto, che oggi in consiglio dei ministri verrà proposto dal ministro della difesa, Ignazio La Russa, come capo di stato maggiore dell’esercito. Valotto, attualmente comandante operativo interforze, è veneziano ed è residente da sempre a Modena ,fin dal 1972, quando si è sposato. Vanta anche un’amicizia personale con Emilio Sabattini, presidente Pd della provincia di Modena, e con Giorgio Pighi, sindaco sempre Pd della città emiliana, che sono fra i primi invitati nel ricevimento che sarà dato la prossima settimana.
Dicevamo del doppio filo che lega Valotto a D’Alema e Parisi. Quest’ultimo, in particolare, gli affidò i libri della sua biblioteca, raccolta in un «fondo Arturo Parisi» nella più bella sala del Centro alti studi della Difesa che in quel momento il generale comandava.
La nomina di Valotto è vista come un’operazione di Di Paola (che fu capo di stato maggiore della difesa e che oggi è presidente del comitato militare della Nato a Bruxelles) per tenere ancora fuori dai circuiti alti delle forze armate i giovani generali dell’esercito, quelli formatisi nei teatri operativi e nei combattimenti che si sono svolti numerosi e senza alcuna copertura politica.
In questo modo la leadership della difesa avrebbe grosse probabilità di tornare alla Marina alla fine del mandato del generale Vincenzo Camporini, attuale capo di stato maggiore della difesa.
Valotto, secondo alcuni rumors, avrebbe il grosso merito di essere fra quei generali che non hanno mai sollevato alcuna obiezione ai tagli della difesa e a quella che molti sostengono essere l’arretratezza delle tecnologie di combattimento, all’origine delle recenti perdite in Afghanistan.
Valotto, corpulento e amante del vino, come ripete chi lo conosce bene, ama ripetere: «Io sono l’unico generale ad avere due c_ così». Altre fonti ritengono che più che altro sia celebre per la teorizzazione dello «spaghetti approach», ovvero le missioni internazionali basate sulla diplomazia della cucina italiana. Un caporal maggiore che Valotto ha impiegato ripetutamente come cuoco, Domenico Casale, ha meritato per questo una citazione nel libro «Soldati» di un altro generale, Fabio Mini, molto amico di Valotto.