Marco Gasperetti, Corriere della Sera 23/7/2009, 23 luglio 2009
Al molo d’imbarco di Porto Santo Stefano (Grosseto) la Guardia di finanza ha fermato l’ex giocatore della Lazio, Paolo Di Canio, per un controllo sugli «indici di capacità contributiva» (all’Argentario capita spesso)
Al molo d’imbarco di Porto Santo Stefano (Grosseto) la Guardia di finanza ha fermato l’ex giocatore della Lazio, Paolo Di Canio, per un controllo sugli «indici di capacità contributiva» (all’Argentario capita spesso). Appena i finanzieri gli hanno chiesto i documenti, Di Canio li ha minacciati di farli trasferire e di chiamare a Roma persone «che contano». L’hanno portato in caserma, dove è stato denunciato per resistenza e minacce a pubblico ufficiale.