Danilo Taino, Corriere della sera 10/7/2009, 10 luglio 2009
L.D., 32
anni. Bolognese, operaio, in crisi con la moglie, di recente aveva saputo che rischiava di essere licenziato dalla ditta di Castel Guelfo per cui lavorava da anni. L’altra sera scrisse a mano due lettere in cui lamentava il fallimento della sua vita, le poggiò sul tavolo della cucina, e poi con una corda si impiccò a una trave. A trovarlo che penzolava, in serata, fu il padre, che era andato a cercarlo in casa perché da troppe ore non rispondeva al telefono.
Giornata di giovedì 23 luglio in un appartamento a Castel San Pietro in provincia di Bologna.