Internazionale, Loretta Napoleoni, 24-30/07 2009, 24 luglio 2009
PENSIERO
TERRORISMO E CRISI- Due notizie hanno occupato le prime pagine dei giornali statunitensi in questa settimana: il ritorno dei profitti miliardari a Wall Street e quello del terrorismo islamico in Asia. Ormai è chiaro che le grandi banche come Golden Sachs e J.P. Morgan, che non raccolgono i nostri risparmi ma si occupanio solo di alta finanza, hanno ottenuto dei benefici dai piani di salvataggi. Invece i disoccupati e i sottoccupati, che negli Stai Uniti sono sempre più numerosi, continuano ad avere molte difficoltà. L’economia mondiale è ancora in fase di contrazione. A parte Wall Street e la Cina, i dati sono ancora tutti negativi. E tra crisi economica, disoccupazione e terrorismo c’è una forte correlazione. I due shock petroliferi degli anni settanta e la recessione degli anni ottanta sono stati il preludio della ripresa della lotta armata. Le bombe a Jakarta, gli attentati in Pakistan, l’avanzata dei ribelli taliban in Afghanistan e l’assassinio di Natalia Estemirova in Cecenia sono solo un assaggio della violenza che tornerà a riempire le cronache mondiali. A difenderci non saranno certamente i BAnchieri di Goldman, gli unici per i quali la crisi è durata un battito di ciglia, ma le forze dell’ordine sottopagate.