Azzurra Della Penna, Chi, 29 luglio 2009, 29 luglio 2009
«Ogni anno, ormai da quindici anni, trascorro una decina di giorni con lo stesso gruppo di persone con cui lavoro
«Ogni anno, ormai da quindici anni, trascorro una decina di giorni con lo stesso gruppo di persone con cui lavoro. Stavolta abbiamo fatto un giro in barca in Corsica», racconta Maria De Filippi. «Per me le ferie erano staccare la spina, ma mi sentivo inquieta. Da quando c’è mio figlio invece non vedo l’ora di farle». La conduttrice si lascia andare a un insolito amarcord da spiaggia: «Il mio primo bacio l’ho dato a quindici anni. Lui si chiamava Paolo Marconi, ancora me lo ricordo perché aveva un motorino Ciao e io avevo dei jeans orrendi con una fascetta rossa sulle tasche che si chiamavano Clipper. Questo bacio ce lo scambiammo su un prato lungo il Ticino». Ma lei lo sapeva come si baciava? «Sì lo sapevo, facevo le prove con la mia amica Monica davanti allo specchio, finendo per appannarlo. Ognuna delle due guardava l’altra per vedere come veniva e commentare: ”Così va bene, così no”». E la sua prima volta? «Avevo 23 anni, perché in una città come Pavia la prima volta è un po’ particolare, se non becchi quello giusto diventi una poco di buono nel giro di cinque minuti. Poi, quando arrivi a vent’anni cominci a pensare: ”Manco solo io”. Per quel che mi riguarda successe a Santo Domingo. capitato con il mio fidanzato storico, col quale sono rimasta sette anni. Dopo, lui ha avuto la delicatezza di non commentare, io, invece, le mie amiche da laggiù le avevo chiamate al telefono». Lei parla di queste cose con suo figlio? «Sì, è una cosa che non ho cercato, è venuta da sé, a volte capita che sia io a provare imbarazzo con lui e quando capita faccio finta di niente». E invece com’è Maurizio Costanzo come papà? « molto più buono di me, quando io dico dei no, lo devo chiamare prima che mio figlio lo intercetti, lui direbbe di sì a tutto». E suo figlio qualche colpo di testa l’ha già fatto? «L’ha fatto, ed è stato pure beccato come in passato lo siamo stati tutti». A lei è capitato? «Sì. Con la Vespa prendevo una marea di multe. Ero d’accordo col portinaio perché le desse a me e non le mettesse nella porta. Alla fine ne avevo accumulate parecchie, potevano arrivare i vigili per il pignoramento. Insomma, alla scadenza finale, presi un pezzo di argenteria in casa e andai a venderlo in gioielleria per pagare le multe. Quando mia madre si accorse che mancava il pezzo, siccome mi scocciava che qualcuno venisse accusato al posto mio, dissi: ”Sono stata io”. Mio padre mi portò davanti a questa gioielleria, mi fece entrare con lui e io dovetti dire: ”Ho rubato questo pezzo da casa mia per pagare le multe e ora siamo venuti qui per riprenderlo”. Una figura di m…. colossale, me la ricorderà finché campo». Azzurra Della Penna