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 2009  luglio 23 Giovedì calendario

IN ASIA L’ECLISSI DELLA PAURA


PECHINO
Per l´astrologo di Mumbai Raj Kumar Sharma il peggio deve ancora venire: «Dopo l´eclissi di ieri prevedo un attacco di al Qaeda in India; una terribile calamità naturale nel sudest asiatico; l´assassinio di un leader politico; una guerra tra Stati Uniti e Iran attorno al 9 settembre, quando Saturno si sposterà dal Leone alla Vergine».

E continua: «Negli ultimi 200 anni questa configurazione stellare ha sempre provocato guerre su scala mondiale». In Cina lungo tutto il corso del fiume Yangze la polizia ieri era in stato di allerta, pronta a fronteggiare disordini di piazza. Il sindaco di Chongqing (30 milioni di abitanti, la metropoli più popolosa della Cina e del mondo) ha vietato l´uso dei telefonini durante l´oscuramento del sole. Dietro il nervosismo delle autorità cinesi traspariva il ricordo di miti antichissimi. Nell´Impero di Mezzo il potere del sovrano derivava dal "mandato celeste", un´eclissi poteva essere interpretata come la revoca simbolica della legittimazione divina, il segnale capace di scatenare rivolte popolari e crisi dinastiche. I tecnocratici leader del partito comunista cinese non sono immuni dalle superstizioni.
Il bilancio finale, almeno nell´immediato, è stato meno drammatico. Una sola vittima ufficiale: un´indiana di 80 anni è morta calpestata dalla folla per l´improvviso panico tra i fedeli accalcati attorno a un tempio di Varanasi, il centro religioso sulle rive del Gange. Un tornado ha minacciato l´isola giapponese di Akuseki. Un violento nubifragio ha paralizzato il traffico di Pechino, dove peraltro l´eclisse è stata semi-invisibile per la fitta coltre di smog. Poca cosa, rispetto alle attese millenariste che avevano preceduto l´eccezionale fenomeno: sei minuti e 39 secondi di "sole nero", una durata record che secondo gli astronomi non si ripeterà fino al 2132. Uno spettacolo esaltato dall´area geografica eccezionalmente vasta che ieri è stata ricoperta dal cono d´ombra. L´oscuramento è cominciato alle 6.30 del mattino (ora locale) nello Stato indiano del Gujarat, ha coperto via via Bangladesh, Thailandia e Birmania, Nepal e Buthan, Cina e Giappone meridionale, fino alle isole del Pacifico. Una zona così densamente abitata, da far sì che senza alcun dubbio questa sia stata l´eclissi più "vista" nella storia umana.
Dall´India alla Cina la forza di credenze ancestrali si è mescolata con la moderna logica del mercato, che ha fatto di tutto per trasformare lo spettacolo astronomico in business. L´emittente di Stato cinese, Cctv, ha organizzato una maratona televisiva intitolata "La Grande Eclissi Solare dello Yangze". Così tra entertainment e un profluvio di statistiche, interviste ai turisti stranieri e divulgazione scientifica, i mass media governativi si sono adoperati per placare le ansie e massimizzare gli incassi pubblicitari. A Shanghai gli hotel a cinque stelle lungo il Bund avevano venduto i posti a sedere per un breakfast sulle loro terrazze con vista a prezzi da cerimonia d´apertura delle Olimpiadi. (Previdenti, gli albergatori avevano escluso in anticipo i rimborsi in caso di maltempo, che puntualmente ha guastato lo spettacolo nella metropoli cinese degli affari). In India una compagnia di voli charter ha fatto il tutto esaurito sull´aereo speciale che ha inseguito l´eclissi prolungando per i passeggeri l´immersione nelle tenebre. I più coraggiosi – cinesi e turisti stranieri accorsi dal mondo intero – si sono appostati a sud del delta dello Yangze, sulla costa marina dello Zheijiang, nella speranza che la "marea boreale" associata all´eclissi provocasse un vero e proprio tsunami. Perfino gli animali hanno dato segni di turbamento. Su alcune isole del Giappone intere mandrie di bufali si sono dirette di colpo verso le mangiatoie delle stalle come se fosse arrivata la notte.
In tutta l´Asia, induista o buddista, confuciana e taoista, l´estinzione del sole che è la sorgente di vita è sempre stata legata a guerre, carestie, inondazioni, disordini. Nella mitologia cinese l´eclissi avviene quando un dragone divora il sole. Per i testi sacri dell´induismo sono i due demoni Rahu e Ketu a ingoiare l´astro. Se le tradizioni culturali sembrano convergere, la reazione dei due giganti asiatici ha tradito le profonde differenze politiche. New Delhi ha preferito lasciare la gestione dell´evento alle autorità religiose, e sotto la direzione dei guru spirituali i templi si sono riempiti di fedeli in preghiera. Neppure l´India hi-tech si è sottratta alla suggestione dei riti scaramantici: nella Silicon Valley di Bangalore molte donne hanno rinviato il parto cesareo già programmato, per l´antico timore che l´eclissi porti male al neonato. In Cina è il governo ad aver preso saldamente in pugno la situazione, con una raffica di ordinanze ben pubblicizzate: le direttive agli aeroporti per passare al controllo notturno dei voli, le misure speciali per evitare disservizi sulla rete ferroviaria e metropolitana. Un modo per scongiurare ogni dubbio sulla tenuta del mandato celeste.