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 2009  luglio 22 Mercoledì calendario

SORELLE BUSH


Sesso, alcol e risse le gemelle terribili incubo degli 007

Le foto scabrose in un hotel, le corse in ospedale ubriache. E la scorta costretta a pedinarle

NEW YORK
dal nostro inviato
«Anche noi abbiamo visto la casa Bianca attraverso gli occhi innocenti e pieni di ottimismo dei bambini». Ok. Ma con quali occhi l´hanno accarezzata l´ultima volta? Sesso. Alcol. Violenza. E non sempre in quest´ordine. Benvenuti nel magico mondo delle sorelle Bush, Jenna e Barbara, le ex first daughters di cui l´America, adesso, scopre i segreti, grazie a un cronista come Ronald Kessler, una vita tra Washington Post e New York Times. Il libro si chiama "In the President´s Secret Service", racconta la vita quotidiana dei presidenti da Kennedy in poi, e dentro ci sono spunti che solleticherebbero perfino una commissione d´inchiesta, come la confessione di un agente sulla scorta ad Obama: «Un miracolo che non l´abbiano ammazzato almeno in due occasioni».
Ma alla vigilia dell´uscita, il 4 agosto, sono le rivelazioni sulle Bush a tenere banco. Su Jenna, soprattutto, la più country delle sorelle, studi all´Università di Austin, dietro all´ufficio da governatore di papà, mentre Barbara svernava tra i lussi di Yale, a un passo dalle mille luci di New York. Scrive Kessler che «la ragazza spesso cercava di perdere la protezione della scorta, infilando un semaforo rosso o saltando in auto senza dire per dove». Per gli uomini della sicurezza «un vero incubo». Tanto da dover far mettere la sua auto sotto sorveglianza: unico modo per seguirla. Come un delinquente qualsiasi. Scatenatissime gemelline. L´America ricorda ancora con rabbia e un po´ di vergogna la cacciata dall´Argentina, con l´ambasciata sudamericana, novembre 2006, costretta a suggerire il rientro anticipato. Le due ragazze erano sprofondate nella pampa per celebrare il 25esimo compleanno, divertendosi così tanto da inseguirsi nude nella hall dell´hotel: particolare smentito dalla direzione solo dopo essere finito su tutti i tabloid. Fu soprattutto Barbara a mettersi in luce. Nel giro di poche ore prima riuscì a farsi rubare il telefonino della Casa Bianca mentre cenava placidamente nell´affollato quartiere di San Telmo, poi a infilarsi, solitaria, tra i tifosi del Boca Juniors, che non passano per dei gentiluomini. Forse per non esserle da meno, Jenna pensò bene di rilanciare, facendosi beccare, ma stavolta in casa, col suo allora fidanzato, Henry Chase Hager, studente non proprio brillante di business ma in compenso assai portato per l´alcol: la scorta dovette fare irruzione in un locale di Georgetown per separare il ragazzone e la gemellina, oggi sposi, in una rissa disastrosa. E andò sempre meglio di quella volta in cui dovettero accompagnarli all´ospedale, cotti com´erano nel nome di Halloween. O, ancora, di quando Jenna fu incriminata per avere usato una falsa carta d´identità per farsi dare da bere.
Alcol passato. Come il papà cristiano rinato e ri-sobrio, anche le due ragazze ormai sembrano avviate su una china più tranquilla. Ed è proprio dall´alto della loro esperienza che hanno indirizzato alle figlie di Obama pochi consigli sulla vita alla Casa Bianca. «Care Masha e Malia, quando siamo entrate eravamo bambine come voi...». Papà Obama è avvisato.