Roberto Bianchin, la Repubblica 22/7/2009, 22 luglio 2009
LATTE E FORMAGGI, NON PASSA LO STRANIERO
Alle frontiere blocco degli allevatori italiani. "A rischio le nostre stalle"
BRENNERO - Nascondono un inquietante supermarket quei grandi camion scuri, senza scritte, che arrivano dai paesi del centro Europa. Latte lituano, prosciutti ceki, mozzarelle tedesche, peperoni olandesi. Un fiume di latte e di prodotti agroalimentari stranieri che, varcata la frontiera, diventano magicamente italiani, con gravi danni per il made in Italy e qualche rischio per i consumatori. Per questo Coldiretti, con duemila allevatori, ha manifestato ieri al valico del Brennero, bloccando e controllando, con le forze dell´ordine, centinaia di camion per chiedere l´etichettatura obbligatoria di formaggi e mozzarelle che indichino la provenienza del latte. Sopra un trattore, anche il ministro dell´agricoltura Luca Zaia, che ha detto di «condividere fino in fondo» questa battaglia, e ha annunciato per domani la presentazione alla Ue di un decreto per sancire l´obbligo di dichiarare sulle etichette l´origine del latte.
La protesta, che andrà avanti e tutelerà anche altri prodotti italiani, dalla frutta all´olio e al grano, si è estesa a tutta Italia. Altre migliaia di allevatori hanno manifestato ieri mattina a Milano, Roma, Bologna, Firenze, Ancona, Bari, Catanzaro, Palermo, davanti alle sedi delle Regioni. E oggi i trattori andranno all´arrembaggio delle frontiere di Tarvisio, Frejus, Ventimiglia, e dei porti di Ravenna, Ancona, Bari, Brindisi, Civitavecchia, Salerno, Palermo. Foulard e cappellino Coldiretti, bicchiere di latte in mano accanto alla mucca Onestina, il governatore lombardo Roberto Formigoni, sceso in strada tra i manifestanti che presidiavano il Pirellone, ha annunciato una lettera al governo per chiedere che risponda «con atti chiari» agli allevatori. La situazione è grave, ha detto il presidente di Coldiretti Sergio Marini, «perché sono in gioco la civiltà di un paese e la sua sicurezza alimentare». Di qui la richiesta dell´etichettatura obbligatoria per fermare i «furti quotidiani contro la nostra agricoltura e l´enorme inganno ai danni dei consumatori». Difatti dalle frontiere italiane passano ogni giorno tre milioni e mezzo di litri di latte sterile, semilavorati e polveri di caseina, destinati a essere trasformati in mozzarelle, latte e formaggi all´insaputa dei consumatori.
La cisterna lituana bloccata ieri aveva buste già pronte con la dicitura «latte intero» in italiano, mentre i prosciutti della Repubblica Ceca andavano a Modena, le mozzarelle tedesche e i fiori olandesi in Campania, i succhi d´arancia a Messina, le cagliate tedesche a Ravenna, i pomodori e peperoni olandesi a Trento e Verona. Un´invasione pericolosa che oltre alla salute mette a rischio, per Coldiretti, 43 mila stalle italiane, 200 mila occupati, e un giro d´affari di 22 miliardi.