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 2009  luglio 22 Mercoledì calendario

STRETTA SULL’ALCOL, NARCOTEST IN STRADA


ROMA - L’obiettivo ora è che diventi legge prima del grande esodo di agosto. E il voto bipartisan - sono state accolte alcune norme proposte dal Pd - che c’è stato ieri alla Camera sul nuovo codice della strada lascia ben sperare. Manca soltanto il ”sì” del Senato. Il testo è stato dunque approvato ieri a Montecitorio, in commissione Trasporti e in sede legislativa all’unanimità con due astensioni.
La più grande novità riguarda i giovani freschi di patente. A loro non sarà concesso né il bicchiere di birra né il goccino di vino prima di mettersi al volante. Il tasso alcolico che avranno in corpo dovrà essere zero. Stessa misura vale per tutti gli autotrasportatori, autisti di pullman, di camion o di auto pubbliche. I nuovi paletti riguardano i conducenti che hanno meno di 21 anni, chi ha la patente da non più di tre anni e i conducenti professionali e di autoveicoli per i quali è richiesta la patente di categoria C, D e E e BK.
Arriviamo ai controlli su strada. Polizia, carabinieri, finanza e vigili urbani potranno verificare l’assunzione di sostanze stupefacenti, ma alla presenza di un medico o di un infermiere. In caso di rifiuto da parte del guidatore o di assenza del personale sanitario gli agenti accompagneranno i guidatori presso una struttura sanitaria dove effettuare gli esami.
C’è un giro di vite anche nelle sanzioni. Rischia fino a 15 anni di reclusione chi guida in stato di ubriachezza con un tasso alcolemico superiore a 1,5 o sotto l’effetto della droga e provoca un incidente mortale che coinvolge più persone.
Va incontro a una multa da 389 a 1559 euro chi non soccorre in caso di «incidente con danno a uno o più animali domestici, da lavoro o protetti, non ottempera all’obbligo di fermarsi».
Ci si potrà esercitare nella guida già a 17 anni ma il minore dovrà avere la patente A (quella della moto) e dovrà essere accompagnato da un conducente titolare di patente B da almeno dieci anni.
La targa non seguirà più le vicende giuridiche del veicolo ma quelle dell’intestatario, come già avviene per i motorini.
Sempre in tema di sicurezza, ci saranno la scatola nera nelle auto e il casco elettronico. Fortemente voluto dalle società assicuratrici, il dispositivo elettronico registra variazioni di velocità e frenata, risultando utile in caso di sinistri e incidenti. Il casco elettronico, se non ben allacciato, non permette al motociclo di accendersi.
Le lezioni di guida dovranno essere impartite anche in autostrada e di notte.
Mentre nelle scuole i corsi sull’educazione stradale diventeranno obbligatori a partire dal prossimo anno.
Sparisce la patente di carta. Anche chi rinnova il permesso di guida, avrà la credit card.
Chi incapperà in una sanzione e farà ricorso al giudice di pace non potrà più sfruttare la cosiddetta ”sospensione” è della sanzione stessa. Si dimezzano invece i tempi per la comunicazione dell’infrazione: si passa dagli attuali 150 giorni a 90 giorni.
Chi è in possesso di una patente per veicoli ”pesanti” (anche pullman) dovrà esibire un certificato medico che attesti il non uso di alcol e droghe.
E il medico che sarà a conoscenza di una patologia di un suo assistito, che determina una diminuzione della idoneità alla guida, dovrà darne comunicazione scritta e riservata al ministero delle Infrastrutture.
Ritoccate le sanzioni sulla velocità. Prima di tutto il limite sulle autostrade con tutor è stato portato a 150 Km/h. Ma chi esagera con l’acceleratore e supera i limiti di velocità tra i 40 e i 60 km/h pagherà tra 500 e 2mila euro e vedrà i punti ridursi di sei unità e non più di dieci, mentre chi supera di 60 km/h il tetto, pagherà tra gli 800 e i 3200 euro.
Chi non fa spazio a polizia e ambulanze vedrà i propri punti decurtati di 5 unità e sale la sanzione per chi non rispetta i pedoni (8 punti contro i 5 precedenti). Se le strisce non ci sono, la sanzione è più bassa ma comunque raddoppia.
Multe da 155 a 624 euro per chi circola «con un veicolo appartenente, relativamente alle emissioni inquinanti, a categorie inferiori a quelle prescritte». Se poi si commette l’infrazione due volte nel giro di un biennio si rischia la «sospensione della patente di guida da quindici a trenta giorni».