Simone Filippetti, Il Sole 24 Ore 21/07/2009, 21 luglio 2009
nella porcellana che il made in Italy, nell’anno della recessione mondiale, cerca la riscossa. La piemontese Sambonet Paderno, big nostrano di posate e casalinghi, è il cavaliere bianco della storica Rosenthal, prestigiosa casa bavarese con 130 anni di gloriosa storia alle spalle, ma un presente in dissesto
nella porcellana che il made in Italy, nell’anno della recessione mondiale, cerca la riscossa. La piemontese Sambonet Paderno, big nostrano di posate e casalinghi, è il cavaliere bianco della storica Rosenthal, prestigiosa casa bavarese con 130 anni di gloriosa storia alle spalle, ma un presente in dissesto. A Franco e Pierluigi Coppo, patron della Paderno (in portafoglio ha anche marchi di design di alta gamma come Krupp), è riuscito il blitz: nascerà un big europeo in grado di fare concorrenza ai colossi come Villeroy&Boch o Waterford (anch’essi in difficoltà) e finire sugli scaffali delle grandi catene internazionali come Crate&Barell o Williams Sonoma. Pochi mesi fa la "rinascita" di Richard Ginori, altro marchio storico delle porcellane e articoli per la casa di lusso. La crisi economica piega le aziende, ma crea anche opportunità prima impensabili. E, dopo che l’Italia, con Fiat, è corsa a salvare l’auto Usa comprando (ma senza sborsare un euro) il colosso malridotto Chrysler, ora una piccola azienda arriva in soccorso delle porcellane tedesche.