Gianluca Paolucci, La Stampa 21/07/2009, 21 luglio 2009
ZUNINO LASCIA LA GUIDA DI RISANAMENTO
Luigi Zunino lascia la guida di Risanamento. Ma non è bastata una maratona negoziale per trovare da subito un’alternativa al fallimento del gruppo quotato guidato dall’immobiliarista piemontese. Dopo una serie di incontri iniziati poco dopo le otto del mattino presso la sede milanese di Banca Leonardo - consulente della società -, proseguita negli uffici delle principali banche coinvolte e terminata a notta fonda nella sede della stessa Risanamento, in via Bagutta, non sarebbe stata trovata una linea uniforme tra le principali banche creditrici del gruppo immobiliare. «C’è una volontà comune di trovare una soluzione ma non c’è un accordo su modi e termini», spiega una fonte bancaria.
Secondo quanto è stato possibile ricostruire, il piano presentato da Banca Leonardo per «mettere in sicurezza» Risanamento con nuove linee di credito per circa 350 milioni di euro non avrebbe incontrato risposte unanimi, anche per la necessità di fare «ulteriori accertamenti» sul fabbisogno, spiega una delle fonti interpellate. Di certo c’è che solo per le necessità operative servirebbero circa 50 milioni di euro, ai quali vanno sommati i decreti ingiuntivi da saldare nei confronti di Sadi - 20 milioni, causa civile per la bonifica di Santa Giulia - e Ipi - altri 12,5 milioni relativi al contratto dell’area di Porta Vittoria, sempre a Milano. Più il bond convertibile, altri 236 milioni di euro, del quale potrebbe venir richiesta l’immediata esigibilità. A questi potrebbero poi sommarsi, anche se ieri non risultavano ancora passi formali in questo senso, i prestiti immobiliari concessi dalle banche estere. Si tratta di Royal Bank of Scotland (180 milioni) Hypo Re (170) e Eurohypo (70 milioni). Tre prestiti che sono già immediatamente esigibili e garantiti da ricche ipoteche (due palazzi nel centro di Milano, una parte di Santa Giulia e un palazzo a Parigi, rispettivamente).
Verifiche che dovranno essere compiute entro il 29 luglio prossimo, quando i rappresentanti di Risanamento sono stati convocati dal tribunale di Milano per discutere della richiesta di fallimento avanzata dai pm Laura Pedio e Roberto Pellicano. In quell’occasione, Zunino non ci sarà. L’imprenditore al quale fa capo il 73% di Risanamento infatti si è dimesso nella tarda serata di ieri dalla presidenza, restando in consiglio ma rinunciando alle deleghe, durante un cda iniziato alle 18 che ha preso atto degli esiti della maratona negoziale. Un atto dovuto, spiegano alcune fonti, dopo le notizie sull’inchiesta penale che vede lo stesso Zunino indagato con altre due persone. Insieme a lui hanno espresso la disponibilità a dimettersi altri due consiglieri. Le deleghe di Zunino saranno ripartite tra gli altri consiglieri, mentre tra oggi e domani un nuovo cda nominerà il nuovo president e ad.
Inchiesta che crea qualche apprensione nelle principali banche coinvolte. Nella richiesta di fallimento, il pm insiste sul ruolo degli istituti di credito e accenna a Salvatore Mancuso, il finanziere a capo del fondo Equinox, come «amministratore di fatto» della società.
Corrado Passera, ad di Intesa Sanpaolo, avvicinato ieri dai giornalisti a margine di un convegno, si è limitato a dire che «quando avremo novità faremo le nostre valutazioni». Proprio Intesa Sanpaolo è la banca maggiormente esposta nei confronti del gruppo Zunino, con circa 600 milioni di euro solo al livello di Risanemento. Dietro c’è Banco Popolare con circa 300 milioni (201 nella sola Italease) e Unicredit con almeno 266 milioni (soggetti alla moratoria del dicembre scorso). Intanto, anche dai conti della lussemburghese Risanamento Europe sarl, cui fanno capo immobili a Parigi, a New York e in Gran Bretagna, emerge il pesante impatto della crisi immobiliare globale. La perdita nel 2008 è stata di 113,06 milioni di euro, con un valore degli asset quasi dimezzato a 124,6 milioni, dopo svalutazioni per oltre 100 milioni. «Le passività al 31 dicembre 2008 superano le attività di 28,5 milioni», scriveva l’auditor Pricewaterhouse Coopers a fine aprile secondo l’agenzia Radiocor.