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 2009  luglio 23 Giovedì calendario

Lo struscio a Filicudi non esiste perché lo shopping si riduce a quattro boutique. Il bar per l’aperitivo si chiama Saloon e ci trovi ancora i vecchi che giocano a tresette

Lo struscio a Filicudi non esiste perché lo shopping si riduce a quattro boutique. Il bar per l’aperitivo si chiama Saloon e ci trovi ancora i vecchi che giocano a tresette. L’unica discoteca è Villa La Rosa dove ballano turisti e isolani. Così, nel non voler essere esclusiva, Filicudi sta diventando più chic di tanti posti considerati fino a ieri glamour e oggi rovinati dal ciarpame e dai ritmi ’unz unz’ dei locali notturni. Oltre ai soliti noti che sono sempre venuti (Giovanni Minoli, Giovanna Melandri, Luca Barbareschi, Massimiliano Fuksas), compaiono facce nuove. Si è parlato fin troppo dello sbarco di Francesco Rutelli e Barbara Palombelli e del loro amico manager Paolo Cuccia. Ora l’isola è diventata il buen retiro di galleristi come Bruno Bischofberger e Sergio Casoli. Non disdegnano il fotografo Giovanni Gastel e l’artista Maurizio Cattelan. Quest’estate sono in arrivo un po’ di milanesi tra finanza e architettura. I prezzi delle case sono in ascesa perché ormai ci si può arrivare con l’elicottero o l’idrovolante da Catania, Palermo e Lamezia. Appena sbarcati la prima cosa da fare è chiedere di Gianni Sciacchitano, lui sa tutto.