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 2009  luglio 20 Lunedì calendario

TEMPO DI RIVINCITA PER IL «NANOSHARE»

Potremmo chiamarla «la rivincita del nanoshare». Il termine fu coniato, con la consueta creatività linguistica nazionale, un paio d’anni fa, al mo­mento della pubblicazione dei dati del satellite. Il sotto-testo era un’ironia nei confronti del terzo incomo­do del sistema tv nazionale, Sky: tanto rumore per nulla, canali sat disaggregati non raggiungono cifre superiori all’1% (ah, il sarcasmo di Paolo Liguori!) . Ma oggi tutti riscoprono i «nano­share ». Festeggiano a Me­diaset per gli «straordina­ri risultati» di Boing, il ca­nale per ragazzi distribui­to sul Dtt: il 15 luglio c’è stato il record dell’1.18% nell’intero giorno e dello 0.70% in prime time.
Festeggia anche Carlo Freccero, che, con un’ac­corta gestione delle li­brary e del palinsesto, ha portato la sua Rai4 al suc­cesso: quasi 100mila spet­tatori medi in prime time, lo 0,37% di share nell’inte­ro giorno a giugno (più di SkyUno). Cos’è cambiato? Il fatto che lo switch-off (lo spegnimento della tv analogica) si è avviato o si sta avviando nel 2009 in Sardegna, Valle d’Aosta, Piemonte, Lazio, Trenti­no, Campania. Un salutare processo di «frammenta­zione » sarà sempre più evidente: dal 2000 i gene­ralisti analogici hanno già perso 9 punti.
Nella Sardegna digitale Rai cresce (proprio grazie a Rai4) fin’oltre il 40%, Sky si tiene sul 9%, Mediaset perde qualche punto e s’alli­nea al 40%. Per i broadcaster i «nanoshare» raccolti dai nuovi canali digitali (Rai4, Boing, Iris, la nascitura Ita­lia2) saranno sempre più necessari per compensare gli assottigliamenti delle ammiraglie.

In collaborazione con Massimo Scaglioni, elaborazio­ne Geca Italia su dati Auditel