Giuseppe Videtti, la Repubblica 17/07/2009, 17 luglio 2009
Jackson, biografia-choc dalla schizofrenia ai debiti - Alla vigilia di Natale dell´anno scorso sul celebrity blog del sito ianundercover
Jackson, biografia-choc dalla schizofrenia ai debiti - Alla vigilia di Natale dell´anno scorso sul celebrity blog del sito ianundercover. com Ian Halperin lanciò una bomba: «A Michael Jackson restano sei mesi di vita». Il giornalista canadese aveva cominciato a raccogliere dati per una biografia sulla star il 13 giugno 2005, giorno in cui la giuria lo aveva prosciolto dai reati di molestie sessuali a danni di minori. Nella terza settimana di giugno il volume, carico di rivelazioni e di trame, viene consegnato all´editore. Michael, apparentemente in buona salute, è indaffarato a provare This is it, il comeback londinese da replicare per 50 date. Neanche lo stesso Halperin si aspetta di dover riscrivere in fretta e furia l´ultimo capitolo: il re del pop muore il 25 giugno e Unmasked-The final years of Michael Jackson (Ed. Simon and Schuster, pubblicato martedì scorso negli Usa) diventa la prima biografia post mortem a firma di un giornalista che indagava sulle cause di un probabile decesso quando ancora la popstar era in vita. In quattro anni d´indagini segrete, Halperin matura la convinzione che Jackson - dopo la selvaggia esposizione mediatica durante i processi, una storia infinita di problemi psichiatrici iniziati con una forma di schizofrenia infantile, ripetuti attacchi di panico, esiti da anoressia nervosa, dipendenza da pericolosi farmaci illegalmente prescritti - è ormai talmente debole da non poter assolutamente onorare la prevista rentrée. «Non ha scelta, ha bisogno di soldi, ormai è completamente manipolato dalla gente che lo circonda», rivela un impiegato della villa di Beverly Hills dove Jacko è andato in arresto cardiaco. «Lo hanno rimesso in piedi con i farmaci, ma non ha più voce. Il playback è inevitabile». Gli sciacalli che lo circondano, spiega Halperin, anziché trovare una soluzione valida per risanare il passivo di 400 milioni di dollari, non fanno che acuire le sue paranoie per indurlo a tornare in scena e lucrare sui profitti. Negli ultimi anni, anche i medici cui paga stipendi fino a 150 mila dollari al mese non fanno che alimentare false speranze e sostenerlo con farmaci pesanti (tra cui l´OxyContin, un narcotico utilizzato per la terapia del dolore nei malati terminali che è stato ribattezzato Hillbilly Heroin, tanto il suo uso è diventato comune tra i rocker). Nella sua insicurezza di eterno bambino, emerge da Unmasked, Jackson è sempre stato estremamente vulnerabile. Il matrimonio con Lisa Marie Presley? Tutto combinato dalla potentissima Chiesa Scientology, che a Los Angeles ha fatto proseliti tra le star e «ha tra i suoi programmi speciali anche la conversione di omo in eterosessuali». Perché l´omosessualità di Jacko è tutt´altro che latente, racconta l´autore, tanto che nel 2007, quando vive a Las Vegas, «è solito vestirsi da donna per incontrare segretamente il suo boyfriend in uno dei più sordidi motel della città». Si consola confrontandosi con altri vip che hanno avuto infanzie devastanti come la sua e vistosi problemi legati alla notorietà. Si confessa al telefono con Lady D, racconta che lei, prima di morire, aveva intenzione di fargli conoscere i principi Harry e William. Sempre più isolato dalla famiglia, Jackson si rende drammaticamente conto di essere «un artista alla deriva», come riferisce a uno dei suoi intimi. Talmente conscio della sua debolezza patologica da confessare all´adorata secondogenita Paris Katherine, solo poche settimane prima di morire: «Perdonami se non ce la farò ad arrivare alla festa del papà (che quest´anno negli Usa si festeggiava il 21 giugno)». In un mondo in cui le entrate milionarie continuano comunque a essere ben superiori ai debiti accumulati, trame e congiure ai danni della popstar ormai assediata dai suoi fantasmi sono inevitabili. L´ultimo processo gli costa 30 milioni di dollari solo di spese legali, i conti della farmacia superano i 150 mila dollari l´anno, strani personaggi si aggirano in villa; a partire dal 2008 anche la Nation of Islam di Louis Farrakhan s´intromette nei suoi affari per mano di un losco personaggio che si fa chiamare Dr. Tohme Tohme (anche se non c´è nessuna evidenza di una conversione di Jackson alla religione musulmana). Il 21 giugno 2009 Jacko confessa a uno dei suoi: «Non funzionerà, non ce la farò, non posso tornare in scena». La stessa persona racconta: « facile ora dare la colpa al dottor Murray, in realtà lui è stato l´ultimo anello di una lunga catena». Due giorni dopo la morte della star, un parente stretto di James Brown, che notoriamente era amico di Jackson, chiama Halperin al telefono: «Ho parlato con Michael due settimane fa, non l´avevo mai sentito così disperato. Ora i media brancolano nel buio», dice, «ma quando ho saputo che aveva assunto un nuovo dottore sapevo quel che sarebbe accaduto. Faceva tutto parte di un copione. Lo ha voluto in casa per farsi somministrare quel che voleva, è stato un modo per suicidarsi».