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 2009  luglio 17 Venerdì calendario

Golf, il campo più a Sud d’Italia -  un’apertura in sordina. Una sorta di rodaggio per non per­dere del tutto la stagione esti­va e mettere fine a una lunga e travagliata gestazione

Golf, il campo più a Sud d’Italia -  un’apertura in sordina. Una sorta di rodaggio per non per­dere del tutto la stagione esti­va e mettere fine a una lunga e travagliata gestazione. Dal 15 luglio sono ufficialmente aper­ti i cancelli di quello che viene presentato come «uno dei più grandi campi da golf d’Italia», sicuramente quello più a Sud. L’oggetto del desiderio del ma­gnate inglese sir Rocco Forte, che alla sua preziosa «collezio­ne » che comprende pezzi co­me l’Hotel de Russie di Roma, il Brown’s Hotel di Londra o l’Astoria di San Pietroburgo, ha voluto a tutti i costi aggiun­gere questo resort in riva al mare. Un progetto contestato dagli ambientalisti che ha più volte rischiato di naufragare. Alla fine è dovuta intervenire la Regione Siciliana con una legge ad hoc per salvare due buche troppo vicine al mare che erano diventate l’ultimo terreno di scontro. Di fronte ai continui intoppi e persino un’inchiesta della magistratu­ra Rocco Forte ha più volte mi­nacciato di rinunciare a questa struttura da favola che si esten­de su 230 ettari e in cui sono stati investiti 125 milioni, con finanziamenti anche pubblici. Ma ora sembra tutto dimenti­cato. «Abbiamo dato vita a un re­sort speciale – è il commento di Forte ”; in una fase mi ero quasi pentito ma la Sicilia è un posto bellissimo e merita que­ste occasioni di sviluppo». Per il momento il Verdura Golf & Spa Resort è stato aperto solo a una ristretta cerchia di appas­sionati che stanno facendo pia­cevolmente da «cavie» per te­stare i due campi da 18 buche, più quello da 9 riservato ai principianti, il centro benesse­re, palestre, piscine e una par­te delle suite per oltre 200 po­sti letto, più alcune villette sin­gole. L’apertura ufficiale è pre­vista per il primo agosto. Ma anche quello sarà un «avvio soft». In realtà prima di entrare a regime una struttura del genere ha bisogno di una fase di collaudo, ci sono anco­ra lavori da ultimare, mentre il direttore dell’impianto, il cam­pione scozzese Niall Cameron, continua a provare e riprovare i tre campi e le 45 buche. Per il «Verdura» il vero banco di pro­va sarà la prossima primavera. Solo a quel punto si vedrà se è all’altezza delle aspettative an­che per quanto riguarda le atte­se ricadute occupazionali. «Ci sarà un rilancio della no­stra economia – dice il sinda­co Vito Bono ”; speriamo inol­tre che finisca la persecuzione di taluni contro questo investi­mento ». Il golf-resort potreb­be essere una grande opportu­nità per Sciacca e tutta la costa Sud-Occidentale a mezz’ora da Selinunte e dalla Valle dei Templi. Anche se c’è chi rima­ne scettico. «A fronte di grossi investimenti pubblici potreb­be rimare solo una cattedrale nel deserto – dice il presiden­te regionale di Legambiente Mimmo Fontana ”, i resort sono sistemi chiusi che creano pochi posti di lavoro per ma­nodopera non qualificata. un modello che ha già fallito in Grecia e Spagna». Entusia­sta invece Olga Polizzi, sorella di Rocco Forte, che ha curato personalmente gli arredi. «Ab­biamo ricostruito l’atmosfera dei bagli siciliani, per un re­sort elegante ma allo stesso tempo sobrio perché la vera protagonista è la natura». Co­lori e sapori della Sicilia vengo­no riproposti anche nella ga­stronomia e nel centro benes­sere dove ci sono persino due vasche di acqua salata arrivata da Marsala per la talassotera­pia.