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 2009  luglio 17 Venerdì calendario

Le associazioni di volontari per la sicurezza – le ronde – saranno piccole, di­sarmate, appiedate (consenti­te solo le biciclette), senza ca­ni al seguito e di giallo fluore­scente vestite

Le associazioni di volontari per la sicurezza – le ronde – saranno piccole, di­sarmate, appiedate (consenti­te solo le biciclette), senza ca­ni al seguito e di giallo fluore­scente vestite. E saranno su­per controllate, con l’unico compito riconosciuto di se­gnalare alla polizia locale e, in subordine, alle forze dell’ordi­ne situazioni di «degrado ur­bano », di «inquinamento acu­stico » e di quant’altro turbi la civile convivenza. In altre pa­role, spiega il ministro dell’In­terno Roberto Maroni (Lega), «il nostro sarà un ottimo rego­lamento e fugherà tutti i timo­ri e le perplessità circolate sul­l’istituzione delle ronde». In realtà, la bozza di 7 artico­li che stabilisce regole operati­ve per i gruppi di volontari è pronta al Viminale da tempo. Il dossier è nelle mani del di­rettore del Dipartimento della pubblica sicurezza, prefetto Antonio Manganelli, che ha ascoltato molto (sindacati, prefetti, questori, generali del­l’Arma) prima di dare il via al canovaccio conclusivo. Riu­nioni sono ancora in corso e non è escluso che gli incontri finali si siano intensificati do­po la lettera carica di dubbi in­viata al governo dal capo del­lo Stato. Sui tempi, Maroni ha fornito per ora una risposta tattica: «Emanerò il regola­mento non appena la legge sa­rà pubblicata sulla Gazzetta uf­ficiale ». Le ronde dunque dovranno essere piccole e sobrie – mas­simo 5 elementi senza divise di tipo militare e con simboli di partiti e movimenti – per­ché i grandi numeri facilite­rebbero l’uso illegittimo della forza. Disarmate: neanche una torcia di dimensioni ec­cessive né, secondo quanto ha suggerito Giorgio Napolita­no, gli spray al peperoncino che pure vengono autorizzati dallo stesso ddl sicurezza. Su­percontrollate perché il curri­culum di chi intende aderire a una ronda verrà passato ai rag­gi X dal comitato provinciale per la sicurezza: 25 anni com­piuti, buono stato psicofisico, incensurato (neanche una de­nuncia per uso di stupefacenti o guida sotto effetto dell’al­col), nessuna iscrizione a mo­vimenti organizzati. «Noi siamo contrari alle ron­de – spiega Claudio Giardul­lo, segretario del Silp-Cgil – tuttavia la bozza di regolamen­to sembra molto rigorosa per­ché capace di limitare i dan­ni ». Però quel che più brucia nei sindacati della polizia ma anche ai piani alti del Diparti­mento della pubblica sicurez­za è la questione dei finanzia­menti: per motivi di visibilità, infatti, «molti enti locali fini­ranno per dare i soldi alle ron­de tagliando risorse alle forze dell’ordine». L’unica consola­zione è che poliziotti e carabi­nieri liberi dal servizio non po­tranno vestire la casacca dei volontari per la sicurezza. Non lo vieta la nuova legge ma i re­golamenti interni dei corpi.