Serena Danna, Il Sole 24 Ore 16/7/2009, 16 luglio 2009
LE SETTIMANE DI DANIEL: 50 LAVORI IN 50 STATI
Se guarda fuori dalla finestra del suo ufficio di Manhattan, 224 West sulla 35esima strada, tutto quello che vede è un muro spesso e bianco. Fortuna che le pareti sono isolate: il delirio della città resta fuori, oltre il divisorio. Dentro l’agenzia pubblicitaria solo telefoni che squillano e gente che si agita. Sei giorni fa, dalla sua scrivania del New Jersey vedeva gabbiani che planavano sulle onde e ragazze con pantaloncini colorati che facevano jogging sulla spiaggia.
Daniel Seddiqui ha osservato l’America da quarantadue finestre diverse. Quarantadue come i lavori che ha cambiato, uno a settimana, in altrettanti stati che ha attraversato da quando, nel settembre dello scorso anno, è iniziata la sua avventura. Con una laurea in Economia all’University of Southern California in tasca, decine di colloqui andati male e l’entusiasmo dei suoi 27 anni, Daniel decide di lanciare una sfida a se stesso e alla crisi: trovare 50 lavori diversi in 50 settimane in tutti e 50 gli stati d’America, raccontando l’impresa attraverso un sito, livingthemap.com, che in pochi mesi, con i suoi tre milioni di utenti al giorno, diventa 0persone in giro per il paese mi ha aperto le porte, la mia massima è "Non importa cosa sai ma chi conosci"».
E di persone Daniel ne ha conosciute davvero tante: molte seguono le sue avventure online, altre sorridono e chiamano a raccolta i vicini quando la Cnn o le televisioni locali raccontano la sua avventura. Altre ancora aspettano il momento in cui questo ragazzo della periferia di San Francisco trasformerà il suo viaggio in un libro per cercare i loro nomi tra le pagine e incorniciare quella giusta tra la bandiera americana e le foto di famiglia.
Ma c’è una persona che Daniel non dimentica, e che rappresenta l’altra molla del suo viaggio. Perché quando un uomo inizia un’impresa, da Ulisse a Obama, c’è quasi sempre di mezzo un grande amore. Nel caso di Daniel, è una ragazza di 22 anni nata e cresciuta in Georgia, «un posto dove i californiani, ancora peggio se di città, sono visti male». Sasha, cameriera in un motel di Savannah con il sogno di diventare ingegnere, è stata l’unica a credere in Daniel: «I miei parenti e i miei amici non pensavano che l’avrei fatto sul serio, solo lei mi ha sostenuto». Daniel parte con la promessa di farsi rivedere presto, ma quando ritorna per la sua settimana da sgusciatore di noccioline, Sasha non vuole più incontrarlo. Dopo un crollo iniziale, Daniel decide di ripartire. Più forte e convinto.
Perché là fuori- tra le chiese allestite nelle roulotte della Coal Mountain e i tornado dell’Ohio, i parchi giochi della Florida, gli allevamenti di bovini del Kansas e il frastuono di Manhattan - c’è un amore più grande di Sasha e della crisi. l’America.