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 2009  luglio 13 Lunedì calendario

IL BUSINESS DELLA FORTUNA FA IL PIENO


In soli sei mesi raccolti oltre 26 miliardi, il 12% in più. Le preferenze degli italiani stanno cambiando

Sei mesi di crescita, sei mesi di frattu­ra. In Italia il gio­co, considerato complessivamente, è un settore la cui corsa non co­nosce rallentamenti. Alla faccia della crisi – o forse proprio a causa di questa – l’italiano continua a de­stinare una parte dei pro­pri redditi al gioco: di abili­tà o di fortuna non impor­ta. Quel che conta è gioca­re. Nel solo mese di giu­gno si sono puntati 4,4 mi­liardi di euro, che sono valsi entrate erariali per 745 milioni. Un record.

Nuovo e vecchio

Non fatevi ingannare dal roboante montepremi del Superenalotto, sono al­tri i giochi che crescono moltiplicando giocatori e puntate di mese in mese. Mentre altri ancora fatica­no, non raccolgono più in­teresse né giocate. Ecco la frattura, sempre più netta tra nuovo e vecchio.

Quello dei giochi è un comparto a elevato tasso di innovazione. Il Totocal­cio appartiene al passato, oggi dominano le slot, il poker online e su tutti vin­ce il computer, il termina­le a disposizione di tutti.

«Stiamo assistendo a un fenomeno singolare – dice Fabio Felici, diretto­re del gruppo Agicos – dove il giocatore non va più dal gioco, ma è il gio­co che si fa trovare sem­pre disponibile e vicino al giocatore. un modo di­verso di porsi che ha avvi­cinato un pubblico giova­ne, che ricerca facilità di accesso e immediata co­noscenza dell’esito della giocata. Ecco cosa acco­muna i settori in crescita, mentre soffrono i giochi più vecchi, più ’lenti’».

Il settore è in evoluzio­ne. Dal primo luglio, con la nuova concessione a Si­sal, il Superenalotto gene­ra autonomamente la se­stina vincente che fino al giorno prima era derivata dai primi estratti di sei ruote del Lotto. Oggi i due giochi sono totalmente se­parati e questo lascia im­maginare strade ed estra­zioni autonome per il futu­ro. Ma è soprattutto la pos­sibilità di giocare online che caratterizzerà il gioco dei prossimi mesi. Già og­gi è possibile giocare al Su­perenalotto dal pc perso­nale, da ottobre anche il Bingo sarà in rete e a quel punto solo il Lotto chiede­rà ai giocatori di uscir di casa.

Crescita

«Ci sono tre giochi in forte crescita – sottolinea Nicola Tani, vicedirettore dell’agenzia di stampa Agipro – il Gratta e Vinci, le slot e tutto il comparto online. Il Gratta e Vinci è a un bivio: la concessione è in scadenza e si attende il nuovo bando per metà agosto, quando probabil­mente si ipotizzeranno più concessionari. Le slot invece fin qui hanno godu­to dell’emersione del gio­co illegale, ma il decreto Abruzzo recentemente ap­provato introduce le vi­deolotteries sul tipo di quelle in uso a Las Vegas: macchine collegate in re­te con grandi jackpot. In­tanto le slot, che in tutto il 2008 hanno incassato 21,6 miliardi di euro, nei primi sei mesi del 2009 hanno registrato giocate per 12,3 miliardi. Una cre­scita continua».

Proprio il decreto Abruzzo apre nuove occa­sioni di sviluppo ai gesto­ri. Da fine anno è ipotizza­bile un ulteriore sviluppo del poker online , perché sarà possibile sedersi a singoli tavoli e giocare sin­gole partite. Non solo. Ac­cortosi delle potenzialità di raccolta per l’erario, il governo sta aprendo a molte novità, in particola­re ai cosiddetti «giochi di sorta a quota fissa». Il più noto? La roulette . Anche questa sarà disponibile

online al più tardi nei pri­mi mesi dell’anno nuovo. E probabilmente si potrà giocare anche a dadi e ad altro ancora.

Sembra il paese dei ba­locchi, ma la moltiplica­zione delle opportunità e delle occasioni di gioco se è ben visto da uno Stato con le tasche vuote ri­schia di svuotare, a tutte le ore del giorno e della notte, quelle dei giocatori.

12,3 miliardi La raccolta delle nuove slot machine, il gioco con gli incassi più alti

1,2 miliardi Le giocate al Superenalotto in 6 mesi. Lo Stato ha incassato 605 milioni

5 miliardi

Dopo le nuove slot machine, il «Gratta e Vinci» è il gioco che raccoglie di più

500 . 000

La somma in euro che si potrà vincere con le nuove videolotterie

4,3 miliardi

Il gettito garantito in 6 mesi allo Stato dalla passione per giochi e scommesse