Luca Tremolada, Il sole 24 ore 14/7/2009, 14 luglio 2009
L’ITALIA SNOBBA I SUOI ADOLESCENTI
IL CASO - Salvatore Aranzulla a 15 anni diventa un guru dei computer e fonda un blog sui pericoli per la rete, oggi è un ascoltato «sceriffo del web» con un milione di utenti
Sono l’oggetto del desiderio di neuroscienziati e uomini marketing. Entrare nella testa degli adolescenti oggi significa prevedere sogni e bisogni della generazione dei cosiddetti "nativi digitali", ovvero coloro che sono nati dopo il 1977. Una classe di individui che si distingue per una dieta mediatica diversa da quella delle generazioni precedenti. Proprio per questo il "successo" riscosso dal ricercatore quindicenne della Morgan Stanley rivela il grande interesse che le aziende all’estero hanno verso questi adolescenti. E in Italia? I nostri giovani e brillanti esponenti del digitale sono ascoltati?
A sentire i diretti interessati, poco. Ma qualcosa sta cambiando. Guido Arata è uno di loro. A sedici anni ha messo su un blog di tecnologia. Oggi di anni ne ha venti. Ma né quattro anni fa né adesso si sente particolarmente ascoltato. Eppure, in rete è apprezzato e conosciuto. «A parte la software house di mio papà – sorride – nessuno mi ha mai interpellato. Nessuna azienda diciamo tradizionale, intendo. Le imprese che lavorano in rete magari ti contattano per avere dei consigli. Ma a volte tutto si esaurisce con un aperitivo in compagnia di altri giovani blogger come te». Oggi Guido studia ingegneria informatica a Genova. Ha accantonato il sogno di trasformare il suo blog in una attività redditizia ma continua a scrivere su internet (http://www.delfinsblog.it/) raccontando sempre quello che vede di interessante nel mondo delle tecnologie.
«C’è da dire che sono perlopiù le multinazionali i soggetti economici più interessati agli adolescenti» spiega Enrico Ferri, esperto di nativi digitali e professore di tecnologie didattiche e teoria e tecnica dei nuovi media all’Università degli studi di Milano Bicocca. «In Italia – osserva – a parte qualche soggetto c’è poca attenzione verso i giovani». Eppure, c’è chi si sente non solo ascoltato ma anche sostenuto. Salvatore Aranzulla è nato diciannove anni fa a Mirabella Imbaccari, in provincia di Catania. L’aspetto è quello del nerd, il secchione di informatica. «Ogni volta che c’erano problemi col pc, mi chiamavano. Così ho deciso di scrivere una newsletter per spiegare a tutti come usare i computer». A dodici anni diventa un caso, un pioniere della rete. A quindici nel suo blog, Salvatore denuncia i pericoli, come pirati informatici, virus e truffatori e offre consigli pratici, alla portata di tutti, per prevenire i loro danni e alla peggio porvi rimedio. Un esperto sceriffo del web.
Scrive un libro di sicurezza It, pubblica guide online e nonostante l’età si guadagna sul campo il rispetto della rete. Nel 2004 scopre addirittura delle falle nei sistemi informatici balzando all’onore delle cronache.
«C’era chi in rete mi criticava solo per il fatto di fornire consigli senza essere adulto – racconta quasi in apnea – ma per fortuna su internet siamo tutti uguali, le competenze come il talento quando ci sono emergono. E le aziende italiane se ne stanno accorgendo». E di fatto qualcuno di lui si è accorto. Due anni fa, a un bar camp due dirigenti del portale Virgilio ascoltano una sua presentazione su come guadagnare col web e lo invitano a curare un blog di tecnologia (http://aranzulla.tecnologia.virgilio.it) nel suo portale. «Oggi ho un milione di utenti unici – afferma sicuro – e conosco anche molti altri ragazzi della mia età che almeno su internet stanno trovando una strada. Come Andrea Pezzino, che ha realizzato il primo sito di aste al ribasso (http://www.youbid.it/). E come molti altri che ci stanno provando. Del resto – dice con un filo di voce – l’ho scritto anche nel mio blog: l’età non pregiudica la conoscenza. Pazzo colui che non crede nella gioventù».