Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2009  luglio 15 Mercoledì calendario

LETTERE

Siamo alle solite, il debito pubblico ha fatto segnare un nuovo record e la situazione è aggravata dal crollo delle entrate fiscali, diretta conseguenza del crollo della produzione. Bisogna a questo punto mettere in chiaro che il debito pubblico lo Stato lo ha contratto nei confronti di chi ha emesso la moneta, cioè la banca centrale, la quale ha prestato questo denaro allo Stato con tanto di interessi. Siccome la banca centrale è l’unico organismo che può generare denaro, è ovvio che lo Stato deve prendere a prestito dalla banca centrale i soldi che servono per pagare gli interessi sul debito pubblico perché semplicemente i soldi per pagare gli interessi non esistono: deve chiedere un altro prestito per pagare gli interessi del prestito che ha in piedi. Una situazione del genere, chiunque lo capirebbe, non ha via d’uscita e il debito diventa in breve tempo inestinguibile.
GUIDO NAGUZZI