Panorama, 16 luglio 2009, 16 luglio 2009
Allarme da Montecitorio: per i controlli antisismici sugli edifici (fatti salvi quelli definiti strategici) l’Italia continua ad affidarsi al caso, procedendo a campione anche nelle zone a rischio
Allarme da Montecitorio: per i controlli antisismici sugli edifici (fatti salvi quelli definiti strategici) l’Italia continua ad affidarsi al caso, procedendo a campione anche nelle zone a rischio. Un dossier del servizio studi della Camera, citando Il Sole 24 Ore, evidenzia come sia stata ignorata la sentenza della Consulta del 2006 che bocciò appunto i controlli a campione sui progetti depositati al Genio civile. La Campania controlla solo il 3 per cento dei progetti; Calabria e Friuli-Venezia Giulia il 5; l’Abruzzo il 10; le Marche e l’Umbria tra il 10 e il 20, con punte del 30 nel Maceratese. La Toscana li esamina tutti nelle zone a media sismicità, ma solo il 10 per cento altrove. Due le eccezioni: in Emilia-Romagna da novembre saranno previsti controlli su tutti progetti. E la Sicilia, dopo il terremoto del 6 aprile, ha introdotto il ”sopralluogo necessario” ai fini del certificato di conformità.