Paolo Conti, Corriere della sera 14/7/2009, 14 luglio 2009
RAI, PER LA FICTION SPUNTA L’IPOTESI MIMUM
Masi vede Mockridge ma la trattativa con Sky non si sblocca: rottura possibile
ROMA – Incontro «serio e concreto», quello di ieri tra il direttore generale della Rai Mauro Masi e l’amministratore delegato di Sky Italia, Tom Mockridge. Lo dice sia chi è vicino a Masi sia chi lavora con Mockridge. Ma nulla di più, sull’incontro milanese (il viaggio di Masi è considerato dalla Rai un forte «gesto di attenzione» per la trattativa). I fatti sono noti. Il 31 luglio scade il contratto Rai-Sky per la trasmissione sul satellite dei prodotti Raisat. Ovvero Raiuno, Raidue, Raitre, Extra, Premium, Cinema, Smash Girls e Yo Yo. In più, in questo periodo, Sky ha trasmesso anche il pacchetto gratuito del digitale terrestre: Rai 4, Rainews 24, Rai Gulp, Rai Sport più, Rai Storia. La vecchia offerta Sky, ritenuta «irricevibile», era di 50 milioni l’anno per sette anni con l’obbligo, per la Rai, di cedere anche i «nuovi» canali più il futuro Rai 5. Più altri diritti cinematografici. In tutto circa 450 milioni in sette anni, incluso l’obbligo di cedere i «nuovi» canali Rai e i futuri (l’imminente Rai 5, soprattutto).
Ieri Sky ha «ribadito e nuovamente illustrato» l’offerta: qualcosa di più dei 450 milioni, con una differenziazione delle cifre? Rai e Sky non lasciano trapelare nulla. Sicuramente siamo lontani dai 200 milioni l’anno delle valutazioni di Masi, che mercoledì riferirà in Consiglio di amministrazione e chiederà un voto. Rai, fanno sapere a Sky, non avrebbe presentato una contro- offerta. Da parte di Sky ci sono molte novità. Il Letterman Show (programma di punta di ascolti di Rai Extra) passerà direttamente a Sky-uno, la rete di Fiorello. Gambero Rosso, canale ex Raisat, ha firmato un accordo diretto con Sky. Ulteriori novità per bambini e fiction verrebbero con Fox. Mockridge, forte del pacchetto, non avrebbe aumentato l’offerta.
Rai potrebbe veramente abbandonare Sky, concorrente sempre più temibile (2,640 miliardi di ricavi pubblicitari nel 2008 contro i 2,723 di Rai e 2,531 di Mediaset, una proiezione di 7 milioni di abbonamenti nel 2012) per evitare di contribuire alla sua crescita, approdando con Mediaset alla nuova piattaforma Tivù Sat creata da Rai con La7 e la tv berlusconiana. Il presidente della Rai, Paolo Garimberti, in passato ha chiesto garanzie sul fatto che una possibile uscita di Rai da Sky venga accompagnata da Mediaset per non penalizzare la tv pubblica. E anche in area centrosinistra (Giorgio van Straten) c’è molta attenzione a non «svendere» a Sky, soprattutto i tre canali generalisti.
Giovedì, Consiglio sulle nomine, in massima parte di area Pdl. Al Tg2 approderebbe Susanna Petruni anche se non è tramontata la candidatura di Mario Orfeo, forse vice vicario al Tg1. Per Raidue il duello in area Pdl sarebbe tra Gianvito Lomaglio, capostruttura di Raidue, e Massimo Liofreddi, capostruttura Raiuno: ma la Lega sarebbe fredda , prossima all’astensione. Nuovo nome per Rai Fiction: circola a sorpresa un’ipotesi Clemente Mimun. Per Rai Sport verrebbe promosso il condirettore Eugenio de Paoli.
In quanto alla Radio, la responsabilità dell’intera radiofonia andrebbe a Bruno Socillo. Antonio Caprarica, direttore Gr1-Radiouno area Pd, cederebbe il posto a Antonio Preziosi, area Pdl. Radiodue e Radiotre verrebbero «spacchettate» dopo la direzione unica di Sergio Valzania: Raidue a Flavio Mucciante, area Udc, e Radiotre a Marino Sinibaldi, vicino al Pd. Infine il Cda dovrebbe affidare deleghe ai quattro vicedirettori generali (Antonio Marano, Giancarlo leone, Lorenza Lei e Gianfranco Comanducci). Nessuna novità (al momento) per Tg3 e Raitre.