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 2009  luglio 14 Martedì calendario

BUDAPEST, UNA CAPITALE IN VENDITA


Finite le ondate di stranieri e chi ha contanti può avere abitazioni belle a buon prezzo

BUDAPEST - "Elado/On sale". I cartelli si affacciano sulle facciate delle più belle strade di Budapest. In ungherese, per i locali. Ma soprattutto in inglese, per gli stranieri. Nell´estate ungherese la crisi economica che ha colpito questo paese più di qualunque altro nell´Europa dell´est si annuncia a colpi di cartelli come questi. A passeggiare in centro sembra che la metà della città sia in vendita: dai palazzi più eleganti a quelli che di architettura comunista. «Negli anni del boom moltissime persone hanno investito nel mattone - spiega Alessandro Stricca, presidente della Camera di commercio italo-ungherese - ora che le cose vanno male vendere è l´unica alternativa».
Che le cose si siano messe male per l´Ungheria è un fatto certo: negli ultimi mesi l´economia di quella che fino a qualche anno fa era la "tigre" dei paesi orientali entrati nella Ue nel 2004 è in crisi nera. Nell´ultimo trimestre del 2008 il Pil si è contratto dell´1,2% e le stime per il 2009 parlano di un - 6%. Il tasso di disoccupazione è al 9% e la valuta è in continuo calo: a fine 2008 servivano 260 fiorini per comprare un euro, ora 300. Una svalutazione che ha affondato le migliaia di persone - più del 50% di quelle che avevano contratto un mutuo negli ultimi tre anni - che avevano deciso di chiedere prestiti per l´acquisto di una casa in euro o in franchi svizzeri. Finora il prestito da 20 miliardi di euro concesso a novembre dall´Fmi, Banca mondiale e Unione europea non è bastato a far ripartire l´economia. Della situazione sta approfittando la destra di Viktor Orban pronta a salire al potere quando, fra pochi mesi, il paese andrà alle urne.
Di fronte a tutto questo, Budapest si è trasformata in una città in vendita. Almeno parzialmente. «Per il settore immobiliare è un momento particolare - conferma Marco Novali, direttore di Gestim, da anni nel settore immobiliare in Ungheria - c´è una grossa offerta, ma la domanda è stabile. Non ci sono più le ondate di stranieri che dal 2003 e al 2007 l´hanno fatta da padroni. E le banche concedono mutui con difficoltà. Il risultato è che chi ha contanti può comprare cose molto belle a buon prezzo».
Quanto belle basta fare una passeggiata per capirlo: in un palazzo storico del centro un appartamento da 100 metri quadri da ristrutturare costa intorno ai 130mila euro. Per i lavori di rinnovamento bisogna aggiungercene 50mila. Negli edifici moderni il prezzo scende e, ristrutturazione compresa, si arriva intorno a 125mila euro. Prezzi che spingono molti italiani a investire qui. «C´è bisogno di riforme politiche. E c´è ancora molto da fare sul piano del decoro urbano e del rilancio cittadino - prosegue Novali - ma questo è un posto che non può non avere successo: c´è la cultura, è in una posizione strategica e si può vivere bene con cifre molto inferiori a quelle italiane». Per questo, nonostante la crisi economica, il numero degli italiani interessati a investire qui è stabile. Per loro le occasioni non mancano: "Elado" nelle vie di Budapest è diventata una parola d´ordine.