Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2009  luglio 12 Domenica calendario

C’è tutto un mondo, dentro. Per vederlo basta puntare il radar sui terminali delle agenzie di stampa e aspettare, pazientemente, che arrivi Lui

C’è tutto un mondo, dentro. Per vederlo basta puntare il radar sui terminali delle agenzie di stampa e aspettare, pazientemente, che arrivi Lui. E Lui arriva. E suona più volte del postino di James M. Cain, anche tre o quattro squilli al dì. Con la pioggia e col sole, estate e inverno, pranzo e cena. Nel meraviglioso mondo che Lui disegna amabilmente con apprezzata e apprezzabile ars dichiaratoria, Berlusconi è più alto di Kareem Abdul-Jabbar, Franceschini più ridicolo di Alvaro Vitali quand’era triste, D’Alema più perfido dello sceriffo di Nottingham, Repubblica più bugiarda di Pinocchio, il Tg1 ha più ascolti della Cnn, Minzolini più capelli di Fiorello quando aveva il codino e Brunetta più saggezza di Socrate e Platone sommati e poi moltiplicati per Aristotele. un Mago, Daniele Capezzone, partito «Pdl» qualifica «portavoce». Non un normale portavoce, però. Eh no. Lui, se necessario, sa dividere pani e pesci, trasformare il grano in loglio e il loglio in grano. Per vederlo, il meraviglioso mondo di Danielì, basta vivere un mese capezzonianamente. E leggerne il "così parlò".

3 giugno 2009. Berlusconi indagato per i voli di stato. Franceschini chiude il cerchio sul gruppo europeo con socialisti e democratici. Meno tre giorni alle Europee. Nuovo messaggio audio di Bin Laden.
Così parlò D. C.«Tra appelli al voto utile per recuperare qualcosa a sinistra e ammissioni di debolezza rispetto al Pdl, è sempre più chiaro che Franceschini sa che è suonata, per la campana dell’ultimo giro» (ore 16:18). «A proposito della collocazione europea degli eletti del Pd, Franceschini farfuglia qualcosa su eventuali intese per un fantomatico nuovo gruppo, ma le chiacchiere stanno a zero: ad oggi, c’è il gruppo socialista, non altro. A quarantott’ore dalla chiusura della campagna elettorale, è un’altra figura barbina di Franceschini e compagni» (17:25). «D’Alema dice che all’estero si ride pensando all’Italia. Ammesso che qualcuno rida, forse lo fa ripensando a lui, allora Ministro degli Esteri, sotto braccio con esponenti di Hezbollah» (19:31).

4 giugno. Storico discorso di Obama al Cairo. Berlusconi in tv: «Milano città africana».
Così parlò D. C. «Leggo l’Unità, vedo le dichiarazioni di Franceschini e mi accorgo del fatto che un tempo la sinistra si occupava degli operai, ora di Noemi e di Kakà. Poi questi signori non si lamentino se proprio la base tradizionale della sinistra li ha abbandonati, scegliendo il Pdl e Berlusconi». (10:40)

8 giugno. Urne chiuse: in calo il Pdl, sconfitta del Pd. Avanzano Lega e Di Pietro.
Così parlo D. C. «Il calo dell’affluenza ha penalizzato il Pdl, che raccoglie un risultato inferiore alle nostre attese. Detto questo le elezioni si sono tradotte in un robusto voto di fiducia a favore del governo Berlusconi. Quel che appare invece surreale è che il Pd esulti, con un 6-7 per cento in meno, e una cannibalizzazione in atto da parte del signor Di Pietro. Contenti loro...» (10:45). «Da Franceschini dichiarazioni surreali» (12:38). «Si potrebbe dire che la distanza tra Pdl e Pd è, da sola, il "quarto partito" italiano» (15:59). «Sta prendendo forma un successo nettissimo del centrodestra alle elezioni amministrative» (20:11).

11 giugno. La Camera approva il ddl intercettazioni. A Roma, Gheddafi parla davanti ai senatori italiani: «Nel 1986, gli Usa come Bin Laden».
Così parlò D. C. «L’approvazione alla Camera del provvedimento sulle intercettazioni chiude un’era opaca. A rimpiangerla rimarranno solo pochi esagitati e qualche mestatore» (ore 16:40). «Gheddafi? Nulla può mettere in discussione la nostra amicizia con gli Usa» (18:56). «Sono due volte sbagliati gli attacchi che, in queste ore, sono stati portati da alcuni settori sindacali nei confronti del ministro Brunetta» (19:01).

12 giugno. Strappo Fini-Gheddafi. Caos in Iran, proteste sul voto. Augusto Minzolini, neo-direttore del Tg1, firma ancora la sua rubrica su Panorama.
Così parlò D. C. «Per essere creduti, i magistrati più politicizzati che criticano le nuove norme sulle intercettazioni dovrebbero essere credibili» (11:36). «Desidero inviare pubblicamente al generale Leonardo Gallitelli le congratulazioni per il nuovo incarico di comandante generale dell’Arma» (12:11). «Non è ancora terminata la prima settimana di direzione del Tg1 da parte di Minzolini, e già siamo dinanzi ad attacchi impropri e intolleranti da parte del Pd. O forse qualcuno ritiene che, per scrivere un commento su Panorama o altrove, Minzolini debba chiedere il permesso all’ufficio stampa del Pd?» (18:10).

17 giugno. Scoppia il caso D’Addario. Berlusconi nel mirino per i festini di Palazzo Grazioli. D’Alema sotto accusa per la frase sulle «scosse».
Così parlò D. C. «Da Noemi a Patrizia, da Repubblica al Corriere, da D’Avanzo alla Sarzanini. La sostanza è sempre la stessa: un mix di voci e indiscrezioni dalle procure e il tentativo di mettere Berlusconi al centro di una situazione sgradevole. chi alimenta clima mefitico» (10:47). «D’Alema lancia il sasso e nasconde la mano» (14:43). «D’Alema nervoso, sa di avere fatto autogol» (16:35).

18 giugno. Da Bari, spuntano altre ragazze nell’inchiesta. «Risponderò colpo su colpo», assicura Berlusconi. In Iran atteso il discorso di Khamenei.
Così parlò D. C. «un’area, rispetto alla quale il Pd svolge una funzione gregaria e servente, che ha un totale disprezzo del voto espresso dagli italiani, e che ha deciso un attacco selvaggio, una vera e propria caccia all’uomo contro Berlusconi» (11:32). «D’Alema è in grave imbarazzo. Non pensi che gli italiani abbiano l’anello al naso» (11:51).

22 giugno. Ballottaggi: la province di Milano e Venezia al Pdl, il Pd vince a Bologna, Firenze e Bari. Il referendum non raggiunge il quorum. Polemiche sul Tg1, che oscura il sexgate.
Così parlò D. C. «Per salvare l’istituto del referendum bisogna riformarlo» (15:13). «Aderisco all’idea di Bondi per una manifestazione a favore della libertà in Iran» (15:49). « indegna la fatwa del Pd contro Augusto Minzolini» (16:09). «Davvero qualcuno, dall’Udc a Rifondazione, pensa di annettersi l’80% degli elettori che non sono andati a votare al referendum?» (17:45). «Dario Franceschini è un segretario surreale. Più perde, più è contento» (20:49).

23 giugno. Berlusconi contrattacca: «D’Addario manovrata». Polemiche tra l’opposizione e il Tg1. S’accende il dibattito sul dopo-voto.
Così parlò D. C. «Il Pdl quadruplica le province vinte. Franceschini è patetico» (10:56). «Di Pietro vuole arrestare Minzolini?» (13:09).

25 giugno. Draghi dice che alla fine dell’anno il Pil calerà del 5 per cento. Muore Michael Jackson. Berlusconi, criticato dalla stampa estera, reagisce: «Gli italiani mi vogliono così».
Così parlò D. C. «Sono davvero importanti i dati Isae resi noti sulla crescita di fiducia registrata nel settore del commercio, in quello dell’edilizia e nell’industria manifatturiera. Il Paese reale pensa in positivo» (10:43). «Franceschini e Bersani sono schiacciati su una linea di antiberlusconismo aggressivo, o comunque la accettano, al traino della campagna orchestrata dal Gruppo Repubblica» (11:07). «L’atteggiamento del Financial Times conferma quel che era noto: c’è chi vorrebbe un’Italia più debole» (16:23).

3 luglio. Stop di Napolitano alla legge sulle intercettazioni. Entra nel vivo il dibattito congressuale del Pd.
Così parlò D. C. «La sinistra italiana dovrebbe imparare da Blair» (11:17). «Più ascolti D’Alema, più rimpiangi Veltroni. Come diceva Totò: "E abbiamo detto tutto"» (16:46).

7 luglio. Tutto pronto per il G8 dell’Aquila. Il Guardian attacca l’Italia: «Vertice nel caos, uscità presto dal G8». Sky sorpassa Mediaset.
Così parlò D. C. «La sinistra condanni i comportamenti dei no global» (12:16). «La relazione del presidente Calabrò ha il merito di fare chiarezza e di aiutare a smontare alcune accuse faziose e inconsistenti. Dunque, la notizia è quella del sorpasso di Sky rispetto a Mediaset, sul fronte dei ricavi. Ma la sinistra non diceva che esisteva una sorta di inattaccabile monopolio di Mediaset nel settore privato, nel quadro di un più complessivo duopolio Mediaset-Rai?» (12:48). «Anche oggi, puntuale come l’arrivo delle zanzare, giunge la nota di protesta del Pd contro il Tg1 di Minzolini. Ogni sera più lamentosa, questa pratica sta passando dalla linea dell’intimidazione a quella della lagna continua. La smettano» (22:27).

8 luglio. G8: accordo sul piano anticrisi. Obama loda la «leadership italiana».
Così parlò D. C. «La Casa Bianca smonta falsità e miserie. L’opposizione ricordi l’interesse nazionale» (12:25). «I dati d’ascolto del Tg1, dopo qualche assestamento del tutto fisiologico, stanno tornando a buoni livelli, nonostante una campagna di aggressione senza precedenti per violenza e mistificazione contro la nuova direzione. I soliti dipietristi e qualche pasdaran sparano le loro ultime cartucce, ma dovranno rassegnarsi all’evidenza dei numeri. La "character assassination" non funziona più» (19:36).

9 luglio. G8: accordo sul clima ma senza la Cina. Botta e risposta tra Berlusconi e Repubblica.
Così parlò D. C. «Un gruppo editoriale italiano e uno straniero, con al seguito l’opposizione politica più sgangherata del mondo, hanno cercato di avvelenare un avvenimento di rilievo mondiale» (11:28). «Esaminando un periodo di tempo congruo e omogeneo, cioè un intero mese, i dati di ascolto del Tg1 ci consegnano un dato inequivocabile: a giugno 2009, con la direzione di Minzolini, gli ascolti sono stati superiori a quanto accadde nel giugno del 2008, con la direzione precedente» (19:18).

Ps: questo articolo è stato consegnato alle ore 11.18 del 10 luglio. Giusto in tempo per sbirciare una dichiarazione di D. C. sulla «sinistra italiana ingannata dagli odiatori seriali».