varie, 13 luglio 2009
La pandemia di nuova influenza "non si può fermare e tutti i Paesi avranno bisogno del vaccino". Marie-Paule Kieny, direttore Initiative for Vaccine Research dell’Oms, fotografa così la prima conclusione raggiunta dal comitato di esperti di vaccini dell’Oms e da un nuovo comitato di specialisti dell’influenza, creato dopo la notizia della comparsa dei primi focolai
La pandemia di nuova influenza "non si può fermare e tutti i Paesi avranno bisogno del vaccino". Marie-Paule Kieny, direttore Initiative for Vaccine Research dell’Oms, fotografa così la prima conclusione raggiunta dal comitato di esperti di vaccini dell’Oms e da un nuovo comitato di specialisti dell’influenza, creato dopo la notizia della comparsa dei primi focolai. "A questo punto occorre adattare la strategia di contrasto alle situazioni nazionali, tenendo presente comunque la necessità di immunizzare gli operatori sanitari per garantire l’assistenza alla popolazione nel corso della prossima stagione influenzale, in autunno". Gli esperti consultati dall’Oms hanno fissato come priorità la vaccinazione dei lavoratori del settore sanitario, ’’per mantenere in funzione il sistema’’. Gli Stati, ha aggiunto Kieny devono adattare le raccomandazioni dell’Oms sulla vaccinazione in funzione della ’’situazione epidemiologica, che è diversa da Paese a Paese’’, in particolare per quanto riguarda la gravità dei sintomi. Sul fronte della ricerca, secondo uno studio pubblicato oggi su Nature, il virus originato dai maiali, responsabile dell’attuale pandemia influenzale, causerebbe più danni ai polmoni, di quanto faccia il ceppo virale dell’influenza stagionale. Dai test effettuati, sarebbe ancora sensibile all’azione degli antivirali. Buone notizie per gli anziani, sopravvissuti alla Spagnola del 1918: sembrano possedere uno scudo protettivo contro la nuova influenza. Inghilterra. Un’altra vittima della nuova influenza si registra oggi a Londra, una bambina di 6 anni, portando a 16 il totale delle morti in Gran Bretagna legate al contagio del virus H1N1. E l’influenza non non ha risparmiato nemmeno Downing street. Uno dei consulenti del primo ministro britannico Gordon Brown ha infatti contratto il virus. La Gran Betagna potrebbe presto fronteggiare, a quanto hanno riferito gli esperti, più di 100mila nuovi casi di influenza a al giorno se fosse mantenuto l’attuale livello di contagio. Argentina. Sono arrivate in Argentina altre 400mila dosi di farmaci antivirali. L’acquisto è stato fatto dal governo di Buenos Aires. Filippine. E’ salito a tre il numero dei morti nelle Filippine, dopo che sono morte altre due persone le condizioni delle quali erano giudicate ad alto rischio. Nel paese sono finora stati accertati tre decessi e 2.668 casi da maggio. Cipro. Sono stati dimessi tutti i 36 atleti ciprioti affetti da nuova influenza. La delegazione era a Teramo per competizione internazionale di pallamano della Coppa Interamnia. (13 luglio 2009) rep.it ROMA - La pandemia di nuova influenza «non si può fermare». «A questo punto occorre adattare la strategia di contrasto alle situazioni nazionali, tenendo presente comunque la necessità di immunizzare gli operatori sanitari per garantire l’assistenza alla popolazione nel corso della prossima stagione influenzale, in autunno». A illustrare le indicazioni emerse dal recente incontro del Comitato di specialisti sull’influenza dell’Organizzazione mondiale della sanità, la settimana scorsa, è Marie-Paule Kieny, direttore Initiative for Vaccine Research dell’Oms, nel corso di una teleconferenza da Ginevra. VACCINO IN AUTUNNO - Dalle parole della Kieny è emerso che, comunque, gli esperti stanno raccogliendo dati sul comportamento del patogeno responsabile della nuova influenza nei pazienti di varie classi di età. «Informazioni che già in settembre, alla vigilia della stagione influenzale, saranno disponibili e ci permetteranno di produrre raccomandazioni specifiche», spiega la responsabile Oms.» «Tutti i produttori stanno lavorando per garantire la disponibilità del vaccino anti-pandemia, che sarà disponibile tra settembre e ottobre» ha precisato Kieny. TRE SOMMINISTRAZIONI - L’approccio dovrebbe essere in tre somministrazioni per garantire un effetto scudo contro l’influenza stagionale e il virus H1N1. Nessun timore sui tempi. «Non sarà tardi per vaccinarsi», dice la Kieny. «Abbiamo diverse strategie e stiamo discutendo con Governi e produttori, anche per cercare di assicurare un’equità nella disponibilità del vaccino pandemico». GRUPPI A RISCHIO - Al momento gli operatori sanitari sono il «gruppo prioritario dal punto di vista della vaccinazione protettiva contro il virus H1N1». Ma ci sono altri gruppi che sono sotto stretto monitoraggio. «Pare che le persone obese rischino di più, anche se non si sa - precisa l’esperta - se questa apparente vulnerabilità sia dovuta all’eccesso di peso o ad altre condizioni collegate all’obesità stessa». «Questo comunque - dice la Kieny - è uno dei gruppi per cui si sta pensando all’immunizzazione con il vaccino pandemico. Un altra categoria nel mirino degli specialisti è quella dei bambini piccoli, anche se non c’è un vaccino specifico per proteggere questa fascia di popolazione dalla nuova influenza» 13 luglio 2009 corriere.it