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 2009  luglio 13 Lunedì calendario

HARRY POTTER PER VOCE ARANCIO



VOCE Daniel Radcliffe, l’attore che interpreta Harry Potter, non sopporta di rivedersi nel primo film della saga: «Avevo una voce così acuta che sembrava mi fossi fatto di elio».

LINGUE I libri della saga di Harry Potter hanno venduto oltre 400 milioni di copie in tutto il mondo e sono stati tradotti in 64 lingue inclusi zulu, gaelico, latino, greco antico, gaelico e braille. Premi collezionati dall’autrice Joanne Kathleen Rowling: oltre 50.

PARENTESI Se tutte le parentesi dei libri di Harry Potter, in tutte le edizioni e lingue, venissero 
stampate di seguito, potrebbero circondare due volte il globo (arabo, giapponese, ebraico, cinese, urdo, non hanno parentesi).

PENULTIMO Mercoledì 15 luglio uscirà nelle sale italiane il sesto e penultimo capitolo della saga, dal titolo Harry Potter e il principe mezzosangue.

RECORD Harry Potter e il principe mezzosangue subito dopo l’uscita diventò il libro più velocemente venduto di tutti i tempi nell’arco di una giornata, con circa 8 milioni 900 mila copie tra Gran Bretagna e Stati Uniti.

COPIE Se tutte le copie stampate del sesto episodio, in tutte le edizioni e lingue, venissero disposte una accanto all’altra, si potrebbe coprire l’intera superficie del Brasile.

PRODUZIONE Il sesto capitolo della saga, diretto da David Yates, è costato circa 200 milioni di dollari di produzione.

MORTI VIVENTI Un episodio del romanzo Harry Potter e il Principe Mezzosangue che ha molto impegnato la Industrial ligh and magic, la società di Gorge Lucas che si è occupata degli effetti speciali al cinema, è quella in cui Harry Potter e il mago Albus Silente debbono raggiungere un’isola in un lago sotterraneo piena di morti viventi. Tim Alexander, il supervisore: «Il regista David Yates tiene molto al fatto che i morti viventi non sembrino zombie. Per evitarlo, abbiamo fatto in modo che si muovano in modo realistico e il meno spaventoso possibile. Quando Harry viene trascinato nei flutti dal cadavere di una donna, sembra quasi un abbraccio, un invito a unirsi a loro». Elena Porcelli su Panorama: «Chi ha visto il risultato finale, però, sostiene che ricorda la celebre scena di Shining in cui una donna morta esce dalla vasca da bagno. Insomma, malgrado tutti gli sforzi per ottenere il contrario, non sarà proprio un film per piccini».

HARRY POTTER TRUCK Per l’uscita del Principe mezzosangue la Warner Bros Pictures ha allestito l’Harry Potter truck, un camion che sta girando l’Europa (in Italia è già stato a Milano, in piazza Duomo, dal 29 giugno al 3 luglio), accompagnato da tre attori del film: Evanna Lynch, che interpreta Luna Lovegood, e i gemelli James e Oliver Phelps, nella parte dei gemelli Weasley. Nel camion è stata ricostruita la scenografia del film, con i costumi di scena e una «passeggiata ambientata» che permette di entrare nel clima della scuola di Hogwarts. Fra i cimeli in mostra ci sono i costumi indossati nel film dal professor Dumbledore (nella traduzione italiana Albus Silente) e dallo stesso Harry Potter. E poi tanti strumenti di magia, prima fra tutti la scopa volante Firebolt, indispensabile per disputare le partite a Quidditch. Sul camion si può provare in anteprima il nuovo videogame della Electronics Arts, ”Harry Potter e il Principe Mezzosangue”.

POZIONI Warner Bros ha lanciato su Youtube.com un concorso di Pozioni: vince il fan che crea il video più originale, riprendendosi con la web cam mentre distilla un filtro magico di propria invenzione.

SCOPE Nel 2002, grazie al successo dei film di Harry Potter, in Inghilterra si registrò un aumento di vendite delle scope di saggina.

ROCK DA MAGHI Altro effetto di Harry Potter, la nascita di un genere musicale detto Wizard rock, o «rock da maghi» (200 le band esistenti).

TATUAGGI Il londinese Paul Croft ha passato quasi un anno sotto gli aghi del tatuatore per farsi disegnare sulla schiena un ritratto di Albus Silente. Poi JK Rowling ha rivelato che il mago è gay, mettendolo in grave imbarazzo: «Al lavoro mi hanno preso in giro tutti: è stato terribile. Silente mi è sempre piaciuto, ma non in quel senso lì».

AUDIOLIBRI L’editore Salani, che ha pubblicato in Italia tutti i libri della saga, ha già messo in vendita le versioni sonore dei primi due romanzi, La pietra filosofale e La camera dei segreti.

PARCO A TEMA Gli Universal studios di Orlando, così convinti del successo a lungo termine della saga che stanno costruendo un intero parco a tema, con il castello di Hogwarts e il villaggio fatato di Hogsmeade, che dovrebbe aprire nel 2010. Spesa prevista: oltre 250 milioni di dollari (l’intero progetto è stato affidato a Steve Craig, il production designer tre volte premio Oscar grazie alla saga del maghetto).

BOTTEGHINO Solo i primi cinque film hanno incassato 4,47 miliardi di dollari: più dei ventidue James Bond, più dei sei Star Wars. Secondo gli esperti, Harry Potter e il principe mezzosangue raccoglierà almeno 800 milioni di dollari.

RICCHEZZA Con cinque sterline di incassi al secondo, J. K. Rowling è la scrittrice che guadagna di più al mondo. Il calcolo è stato fatto dalla Bbc che si è basata sulla classifica degli autori più facoltosi stilata dal magazine Forbes, secondo cui la Rowling con i 300 milioni di dollari guadagnati nel 2007 si aggiudica il primo posto superando di ben sei volte il patrimonio del secondo arrivato, James Patterson (50 milioni di dollari), noto per aver creato il personaggio di Alex Cross, psicologo a caccia di serial thriller. Al terzo posto Stephen King (45 milioni di dollari).


BUSINESS DA FAVOLA La consulente di marketing Susan Gunelius, nel saggio Harry Potter. Come creare un business da favola (2008), ha spiegato che la principale rotella dell’immenso ingranaggio commerciale di Harry Potter è proprio la Rowling, non tanto perché ha dato vita ai sette romanzi della fortunata serie, ma perché ha saputo tesaurizzare il suo prodotto attraverso operazioni come il perpetual marketing (la storia viene diluita in sette romanzi, fidelizzando gradualmente il cliente), il tease marketing (sporadicamente l’autrice rende nota qualche informazione sui romanzi successivi, ma mantenendo alta la curiosità e la febbre per l’episodio successivo), il vigile controllo sul proprio brand evitando l’overmerchandising.
 Esempio: l’autrice si rifiutò di concedere a McDonald’s i diritti milionari per lo sfruttamento di Harry Potter attraverso la vendita di gadget negli Happy Meal. In questo modo, a detta della Gunelius, evitò l’eccessiva esposizione commerciale della sua creatura, che avrebbe avuto come effetto il rigetto e la disaffezione da parte dei fan più maturi.

GADGET 1 A tutt’oggi sono in vendita circa 400 prodotti ufficiali legati a Harry Potter, secondo Gunelius «un numero non eccessivo per un brand che esiste da circa dieci anni» (nel 2006 l’uscita del film d’animazione Cars, della Disney, vide in un solo anno un merchandising di oltre 350 articoli).

GADGET 2 Tra i gadget ufficiali legati a Harry Potter: magliette, cappellini, sciarpe, tazze, tovaglie, asciugamani, set di lenzuola, diari, quaderni, calendari, segnalibri, peluche, bacchette magiche, scope volanti, dolciumi come le cioccorane e le caramelle tuttogusti+1, ecc. Nel sito ufficiale della Warner Bros, nella sezione ”Il Negozio dei Maghi”, si può anche acquistare la riproduzione originale dello specchio di Harry Potter che, a seconda dei gusti, può essere montato sul muro oppure poggiato in terra.

BRAND Il brand Harry Potter ha oggi un valore stimato intorno ai 4 miliardi di dollari (pari al prodotto interno lordo del Ruanda).

RADCLIFFE 1 Nel 2005 il Sunday Times calcolò che David Radcliffe, allora 16 anni, era il bambino più ricco del Regno Unito. Alla fine dell’anno aveva in banca circa 15 milioni di sterline (quasi 23 milioni di euro), salite a 30 quando è diventato maggiorenne. Il suo compenso per il primo film su Harry Potter fu di 220.000 euro. Secondo il Sunday Times, per girare la quinta avventura della saga, uscita nel 2007, incassò 14 milioni di euro.

RADCLIFFE 2 Quest’anno la rivista Forbes, nella Celebrity 100 Power List, la classifica dalle cento celebrità più potenti al mondo, ha assegnato a Daniel Radcliffe il settantesimo posto.

EFFETTO HARRY POTTER La Warner Bros al momento è combattuta tra due esigenze differenti: far durare l’effetto Harry Potter il più a lungo possibile, per continuare a incassare soldi col merchandising, e terminare tutti i film prima che il protagonista Daniel Radcliffe, 20 anni il 23 luglio, assuma un aspetto troppo adulto per fare la parte del teen-ager. Per questo si sta lavorando sodo sul settimo film, tratto dalla prima parte de I doni della morte (l’ultimo romanzo, infatti, è stato diviso in due parti).

SET Il set dell’ultimo film I doni della morte si può seguire giorno dopo giorno sul sito www.the-leaky-cauldron.org.

ADOLESCENZA Emma Watson (Ermione), 18 anni, recita nei film di Harry Potter da quando ne aveva 9. Le dispiace solo di non godersi l’adolescenza: «Sarò una trentenne folle. Un fiume in piena di ormoni».

FOLGORAZIONI Joanne Kathleen Rowling fu folgorata dall’idea di un piccolo mago con gli occhiali a 24 anni, durante un viaggio in treno tra Manchester e Londra. Per ingannare la noia cominciò ad immaginarne le avventure («Alla fine del viaggio in treno mi era chiaro che sarebbe stata una serie di sette libri»), poi passò cinque anni a «organizzare il tutto», a «stabilire il piano di ogni singolo libro».

BAR La Rowling scrisse il primi tre capitoli di Harry Potter e la pietra filosofale a Oporto, in Portogallo, dove aveva conosciuto l’uomo che sarebbe diventato suo marito. Nel frattempo era nata una bimba di nome Jessica. Quando il matrimonio finì, la Rowling, disoccupata, si trasferì con la figlia a Edimburgo: «Mettevo Jessica nel passeggino, la portavo al parco e cercavo di sfinirla. Quando si addormentava mi precipitavo in un caffè a scrivere. Nei caffè dove andavo non sempre apprezzavano che mi installassi lì delle ore senza consumare quasi nulla. Mio cognato aveva appena aperto un suo locale, il Nicolson’s. stata una vera fortuna. Stavo attenta a non andarci quando c’era troppa gente, e il personale si mostrava molto gentile. Scherzavo sempre a proposito di ciò che avrei fatto per loro il giorno che il mio libro fosse stato pubblicato e avesse venduto bene. Allora non pensavo affatto che un giorno sarei riuscita a pubblicarlo. così che ho terminato il primo volume da Nicolson’s. Il manoscritto l’ho poi battuto a macchina. […] Nei fine settimana andavo con circospezione all’università per poter usare i computer, e lì scrivevo con Jessica ai miei piedi, assorbita nei suoi puzzle. Il primo agente a cui ho inviato il manoscritto me l’ha rimandato indietro. Il primo editore a cui l’ho spedito me l’ha rimandato indietro. Allora ho ricominciato da capo. Il secondo agente, Christopher Little, ha accettato di occuparsene. La lettera che mi ha scritto è una delle più simpatiche che abbia mai ricevuto. passato un anno prima che si trovasse un editore; ma quando Bloomsbury ha accettato di pubblicarlo è stato sicuramente il secondo momento migliore della mia vita dopo la nascita di Jessica. L’anno successivo, nel luglio 1997, usciva il libro. Ho girato tutto il giorno con una copia sotto braccio» (a Lindsey Fraser sul Corriere della Sera).

COLLEZIONISTI Valutazioni dei collezionisti per i libri di J. K. Rowling: la prima edizione del romanzo La pietra filosofale, se autografata, vale 10 mila sterline; La camera dei segreti dalle 400 alle 600 (1.500 se c’è la firma); Il prigioniero di Azkaban con errore di stampa può costare 1.000 sterline (3.000 autografato); Il calice di fuoco non ha alcun valore: ne sono state stampate troppe copie.

LETTERE «Non rispondo a tutte le lettere che mi arrivano. Le lettere che voglio leggere personalmente devono rispondere a determinati criteri, perciò vengono filtrate prima di ricevere una risposta di mio pugno» (Joanne Kathleen Rowling).

BANCHETTO Michelle Obama che qualche mese fa, in Inghilterra al banchetto offerto da Sarah Brown, fece di tutto per sedersi accanto a J. K. Rowling.

CRITICHE Harold Bloom, critico del ”Wall street Journal”, definì La pietra filosofale banale, pieno di cliché espressivi e mal scritto: «Perché leggere, se ciò che leggete non arricchisce la vostra mente, il vostro spirito, la vostra personalità?». Antonio Faeti, esperto di libri fantasy: «Harry Potter è un surrogato, un assemblaggio furbastro di terza categoria. E’ l’Ikea dell’immaginario». Il giornale di sinistra ”Liberation” accusò il libro di essere «sessista, neoconservatore e meritocratico».

MOTTO Motto della scuola di magia di Hogwarts, frequentata da Harry Potter: «Draco dormiens numquam titillandum» (’Mai fare il solletico a un drago addormentato”).