Alessandra Farkas, corriere.it, 13 luglio 2009 riassunto in stralci., 13 luglio 2009
John Bachar, 52 anni, è morto ai piedi del Dike Wall, falesia situata dietro casa sua, vicino al Mammoth Lakes, in California
John Bachar, 52 anni, è morto ai piedi del Dike Wall, falesia situata dietro casa sua, vicino al Mammoth Lakes, in California. Scalò in free climbing le pareti più vertiginose del pianeta. L’ultima scalata solitaria senza corda del più forte arrampicatore Usa dai tempi di Royal Robbins gli è costata un volo di 31 metri. Inventò l’omonima «scala Bachar» appesa al soffitto, inclinata di circa 20 gradi. L’australiano John Middendorf: «Non credeva nell’uso di chiodi o spit. Aveva un approccio Zen e si rifiutava di usare qualsiasi strumento che lasciasse un segno permanente sulla roccia». Figlio di un docente di matematica dell’Ucla, Bachar abbandonò gli studi per dedicarsi a tempo pieno alla roccia. Era arrivato nella Yosemite Valley all’inizio degli anni 70 con un paio di scarponi, un sassofono e un fisico da adone greco (si allenò col coach di Carl Lewis) unendosi ai maestri Stonemasters. Reduce da un grave incidente d’auto nel 2006, la comunità degli scalatori organizzò una colletta per le spese sanitarie che lui, sprovvisto di assicurazione, non poteva permettersi. «Nessuno ha mai meritato quel nome più di lui», scrisse il fondatore del movimento John Long nella biografia dedicata al gruppo. Nel 1981 offrì una ricompensa di diecimila dollari a chi fosse riuscito a seguirlo nelle sue scalate per un’intera giornata: nessuno raccolse la sfida. Numerosi sentieri delle cartine topografiche del Yosemite Park portano il suo nome. tratto da Alessandra Farkas, 13 luglio 2009