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 2009  luglio 11 Sabato calendario

Se l’impiegato (l’unico del turno) della stazio­ne ha il mal di pancia o è co­munque costretto ad assentar­si, per il viaggiatore niente bi­glietti, né un posticino in sala d’aspetto o una puntata in toi­lette

Se l’impiegato (l’unico del turno) della stazio­ne ha il mal di pancia o è co­munque costretto ad assentar­si, per il viaggiatore niente bi­glietti, né un posticino in sala d’aspetto o una puntata in toi­lette. Off limits. Chiuso. Certo, si può sempre acquistare il tic­ket dal tabaccaio (ma dove obliterarlo?), aspettare il treno sui binari e partire. Ricostruzione per nulla fan­tasiosa di un fatto accaduto, l’altro ieri mattina, allo scalo ferroviario di Feltre – 20.000 abitanti – in provincia di Bel­luno. Analoga situazione si è verificata ieri pomeriggio, nel capoluogo montano del Vene­to. In questo caso la chiusura, durante alcune ore del pome­riggio, ha toccato soltanto la biglietteria. In sostanza, non si è trovato nessuno, tra i ferro­vieri bellunesi (siamo in perio­di di ferie), che potesse sostitu­ire l’addetta allo sportello, da giovedì sera ricoverata in ospe­dale. Va da sé che i cittadini e le istituzioni locali sono infuria­ti. «Peggio delle stazioni dei Paesi del Terzo Mondo», sbot­ta Renato Chisso, assessore re­gionale alle Infrastrutture. « meglio essere sani – chiosa con una punta di ironia ”. Ma la malattia è sempre possibile e, dunque, nell’organizzazione di un lavoro così articolato co­me quello di Trenitalia, non può essere considerata un im­previsto o un evento tanto ec­cezionale da provocare il bloc­co dell’attività». Come a dire: anche con il personale risicato all’osso, anche in tempo di va­canze, alcune situazioni vanno messe in conto e affrontate adeguatamente. Gianvittore Vaccari, sinda­co (leghista) di Feltre, dove la chiusura mattutina della sta­zione (chi si è assentato, causa malore fisico, aveva le chiavi d’ingresso) ha causato mag­gior disagio, prospetta un qua­dro negativo all’origine. Attac­ca: «Ricordo che un paio d’an­ni fa riuscimmo a stoppare in extremis il blocco della bigliet­teria. Anche allora era estate. Lo sottolineo poiché si tratta di una stagione in cui il flusso dei viaggiatori è elevato. Mi ri­ferisco sia ai turisti che agli emigranti che rientrano per le ferie». Dalla stazione di Feltre (inaugurata nel lontano 1886), infatti, passa la linea fer­roviaria Padova-Calalzo. Ciò si­gnifica raggiungere le pendici delle valli del Cadore. E, quin­di, le Dolomiti e Cortina. «Non è tutto – osserva il sindaco Vaccari ”. Feltre è uno snodo importante. Qui partono i pull­man per altre località. Abbia­mo bisogno di uno scalo ferro­viario funzionante al meglio». «Come da contratto con le Fer­rovie », puntualizza l’assessore Chisso. Da Trenitalia gettano acqua sul fuoco: «Qualche im­previsto può sempre succede­re, l’importante è che i viaggia­tori non vengano penalizzati. Nel caso di Feltre, il buffet del­la stazione era aperto. Per rifo­cillarsi, ma anche per acquista­re i biglietti». Spiega l’Ufficio Stampa: «Chi è partito sprovvi­sto di ticket non ha avuto alcu­na sanzione». I capotreni, in ef­fetti, erano stati avvisati.