lettera al Corriere della Sera 11/07/2009, 11 luglio 2009
LETTERE
La mia storia tecnicoscientifica mi vede a priori favorevole al nucleare (ho trascorso 10 anni su «mostri» del tipo Lmfbr, i SuperPhenixt per capirci); tuttavia devo esprimere perplessità sul fatto che si parli di definire siti candidati all’installazione di nuove centrali nucleari in Italia e di scelta delle tipologie di reattore entro pochi mesi, e di «prima pietra» entro fine-legislatura senza che contemporaneamente si accerti se la scuola nazionale (nei suoi vari livelli dalle superiori alle università) sia in grado di fornire il personale adatto. Ed eventualmente «attrezzarla» rapidamente ad assolvere a questo compito. In assenza di questa attenzione, il rischio è quello di subire una vera e propria colonizzazione nel settore con le conseguenze negative facilmente immaginabili. I corsi di laurea sopravvissuti in qualche Politecnico e il probabile invio, da parte di qualche produttore nazionale, di ingegneri presso impianti stranieri, pur iniziative lodevoli, non sono sufficienti.
Leonardo Castellano
l_castellano@yahoo.com