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 2009  luglio 10 Venerdì calendario

GM FUORI DALLA BANCAROTTA. MAGNA BOCCIATA SU OPEL

General Motors potrebbe uscirà già oggi dal Chapter 11 – l’amministrazione controllata – mentre si complica la vicenda della cessione della Opel da parte di Gm alla cordata russo- canadese guidata da Magna.
Il tribunale distrettuale americano ha approvato ieri la vendita delle attività "sane" di General Motors (comprendenti i marchi Cadillac, Chevrolet e una serie di attività estere) a una nuova società controllata dal Governo americano. Il giudice Lewis Kaplan ha rifiutato di bloccare la cessione nonostante l’opposizione di vari creditori; l’operazione potrebbe dunque andare in porto ”secondo un esponente del Tesoro Usa – già oggi e spianerebbe la strada alla rinascita della nuova General Motors, dimagrita nei ricavi ma anche nei costi.
Sembra invece destinata a slittare la conclusione della vicenda Opel: il consiglio di fabbrica europeo dell’azienda ha bocciato le richieste di concessioni fatte dalla canadese Magna , che punta a comprare la casa tedesca in cordata con le russe Gaze Sberbank. E il numero uno di quest’ultima, German Gref, ha accusato il venditore – la General Motors – di creare il maggior numero di problemi. «Sono appena falliti e ci vengono a spiegare come funziona il business... Non sono credibili», ha detto Gref. L’eventualità di una decisione entro metà luglio, come inizialmente sperato da Magna, sembra dunque allontanarsi. Il ministro dell’Economia tedesco Karl- Theodor zu Guttenberg ha detto ieri che l’obiettivo è «molto ambizioso» e Magna deve ancora risolvere numerosi dettagli dell’offerta.
L’accordo con i sindacati – fin dall’inizio tra gli sponsor della cordata russo-canadese – è importante per Magna. Ai lavoratori era riservata, nell’ipotesi iniziale, una quota del 10% del capitale della nuova società, in cambio di una serie di concessioni salariali e sulle condizioni di lavoro. Il consiglio di fabbrica europeo ha però bocciato – secondo quanto riferisce l’agenzia spagnola Efe, citando fonti sindacali – il memorandum di intesa proposto dall’azienda di componenti. Crescono intanto in Germania i dubbi dei politici: «Il governo farebbe bene a prendere tempo nelle trattative con la Magna» ha detto Michael Fuchs, il responsabile per le questioni economiche della Cdu (il partito della cancelliera Angela Merkel).«Berlino ”ha proseguito – dovrebbe valutare attentamente l’offerta della cinese Baic così come le offerte della Fiat e della Ripplewood, per scegliere l’opzione più vantaggiosa per i contribuenti e salvare il maggior numero possibile di posti di lavoro in Germania». davvero possibile salvare capra e cavoli, ovvero lavoratori e contribuenti? Un editoriale della «Frankfurter Allgemeine Zeitung » conclude sconsolato che «il caso Opel assomiglia sempre più a una vicenda in cui ci saranno solo perdenti».
Quanto potrà resistere Opel in caso di slittamento della decisione? Mercoledì il numero uno Demant aveva scritto ai dipendenti che «bisogna fare presto». I dati di ieri sulle vendite di auto nei primi sei mesi del 2009 lasciano qualche speranza in più. vero che le vendite di General Motors in Europa sono scese del 20% nel secondo trimestre 2009 a 471mila unità (contro un -18%per ilsettore); ma lacrescita di alcuni mercati – a partire da quello tedesco – grazie agli incentivi alla rottamazione ha permesso di limitare i danni. E sul mercato tedesco le vendite di Opel sono addirittura balzate del 45% nel trimestre.