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 2009  luglio 10 Venerdì calendario

IL GRATTAQUIZ TRADISCE L’ABRUZZO

Il gratta e vinci tradisce l’Abruzzo e le popolazioni terremotate. Complice anche la frenata del concorso che nei primi sei mesi dell’anno ha raccolto 4,9 miliardi (+1,6%), la lotteria nata per raccogliere fondi necessari alla ricostruzione non è mai decollata.
L’allarme è stato lanciato da Agripronews, ma lo confermano le prime stime sulle vendite.
Il consorzio lotterie nazionali, guidato da Lottomatica – su indicazione dei Monopoli di stato – ha stampato 50 milioni di biglietti con l’obiettivo di venderli tutti tra maggio e agosto. Peccato che i tempi siano raddoppiati. Dopo una buona partenza, le vendite si sono praticamente fermate e secondo una stima di Agicos i tagliandi staccati non superano i 20 milioni, contro un’attesa di circa 35 milioni entro l’inizio di luglio.
Monopoli e gestori puntano il dito contro le ricevitorie, «ma forse il problema è legato al tipo di prodotto», replica Giovanni Risso, presidente della Federazione italiana tabaccai. L’idea di fondo era replicare la strategia adottata nel 2006 per sanare il buco del comitato organizzatore delle Olimpiadi di Torino. La lotteria istantanea, lanciata durante le gare, fu un successo.
«Oggi il contesto è molto diverso – dicono gli esperti di Agicos – il mercato sta attraversando una fase di rallentamento e probabilmente ha raggiunto il suo picco a quasi 10 miliardi di raccolta complessiva».
Alle difficoltà del mercato si aggiunge una certa reticenza dei venditori che dal Grattaquiz incassano il 6% anziché l’8% e in molti non hanno gradito: «Su questo argomento abbiamo avviato un’indagine interna. Vediamo a quali risultati porterà – continua Risso – ma di certo se i clienti chiedono un prodotto noi lo vendiamo».
La raccolta del gioco dedicato all’Abruzzo viene ripartita tra il 67% restituito ai giocatori sotto forma di vincite, il 3% (anziché il 4%) al consorzio lotterie nazionali, il 6% alla ricevitorie e il restante 24% alla ricostruzione dei danni causati dal terremoto. Secondo i calcoli iniziali entro l’estate nelle casse dell’Abruzzo sarebbero dovuti entrare circa 36 milioni di euro. Soldi che probabilmente arriveranno – dicono da Agicos – ma bisognerà aspettare fine anno, «forse l’inizio del 2010». A oggi alle popolazioni terremotate sono arrivati poco meno di 5 milioni.
Lottomatica continua a promuovere il gioco, ma i tabaccai chiedono «più pubblicità» e sottolineano come le persone «iniziano a dimenticarsi della tragedia ». Insomma il Grattaquiz è rimasto stritolato tra una certa resistenza dei rivenditori e la scarsa memoria degli italiani, generosi nell’immediato, ma veloci a dimenticare le promesse. In un certo senso il gioco è partito già penalizzato, debuttando un mese dopo la tragedia dello scorso 6 aprile. Ma è rimasto prigioniero anche di un gioco già arrivato al suo picco, con limitati spazi di crescita. Secondo quanto riportato da Agipronews entro agosto sarà pubblicato il nuovo bando, ma gli esperti sono pronti a scommettere che saranno pochi – forse la sola Sisal – a voler davvero competere con Lottomatica, l’attuale gestore.