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 2009  luglio 09 Giovedì calendario

LA MONTAGNA NON E’ DISNEYLAND"


AOSTA - Reinhold Messner, motori e montagna, problema di sempre. Convivenza impossibile?
«A piedi ti puoi accorgere di più del pericolo, certo, ma i motori non c’entrano. La questione è molto più generale e grave. In troppi considerano la montagna come una cartolina postale e la affrontano come se andassero a Disneyland. un fenomeno molto serio e sempre più preoccupante per tutte le montagne del mondo, non soltanto per le Alpi».
Il divertimento esiste anche in montagna però.
«Senza dubbio, ma si tratta di dimensione. La gente non ne ha percezione. Il rischio in montagna c’è sempre, in gioco c’è la pelle. E la natura è sempre nuova, cambia in continuazione: pietre che cadono, valanghe che rotolano. Bisogna conoscere, sentire».
Come si può ovviare a questa ignoranza?
«Più andiamo avanti a far montagna in tv o su internet e meno c’è la possibilità di capire».
Battaglia persa dunque?
«Se ci si avvicina da camminatore o da alpinista, ci si rende conto della grandezza della montagna. Si prendono le misure, insomma. molto positivo in questo senso che ci sia crisi economica, meno soldi per tutti».
In che senso scusi?
«Si va a piedi, anche per risparmiare, come ho sempre fatto io. La montagna con il passo corto, affrontata con grande rispetto. I tibetani hanno una bellissima parola, ”kalipé”. Te la dicono dopo un po’ che vivi con loro. Significa usare sempre il passo lento».
Qual è la morale?
«Avere il tempo di sentire la montagna e vedere il pericolo. Un motto come ”vedi, capisci e eviti’’».
Ma lei non ha mai usato i motori in montagna, come le motoslitte, per esempio?
«No. Neppure per la traversata dell’Antartide. A parte il fatto che avrei dovuto spendere milioni, io ho sempre scelto di andare a piedi. Qualsiasi mezzo a motore si mangia la reale dimensione, ti allontana dalla comprensione».
Non le piacciono i motori in montagna?
«Non è una questione di piacere, ma di scelta. Ormai ho smesso di lamentarmi per queste cose, tanto non serve. Inutile lanciare anatemi. Faccio un semplice ragionamento. Motoslitte, aerei, elicotteri accorciano gli spazi e non ti fanno capire dove sei. solo una forma di consumo, bruci benzina e montagna».