Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2009  luglio 09 Giovedì calendario

Circa due mesi e mezzo per mettere in moto la macchina del G8 più affollato della storia. Al di là degli esiti del vertice, Silvio Berlusconi ha già incassato il primo risultato

Circa due mesi e mezzo per mettere in moto la macchina del G8 più affollato della storia. Al di là degli esiti del vertice, Silvio Berlusconi ha già incassato il primo risultato. Nella prima giornata del summit tutto è filato liscio come l’olio. Il fiume di capi di Stato, delegati, giornalisti e addetti vari si è riversato nella caserma di Coppito senza problemi e senza intoppi. Alla faccia dei gufi e dei menagrami, che da giorni preannunciavano i disastri e le catastrofi di un vertice messo in piedi con troppa fretta. La fretta, in effetti, c’è stata. L’annuncio ufficiale dello spostamento del G8 da La Maddalena all’Aquila è arrivato il 23 aprile. Da allora il governo si è gettato in una corsa contro il tempo dagli esiti tutt’altro che scontati visti i numeri titanici dell’impresa. Al vertice partecipano 39 delegazioni, con la presenza di 27 capi di Stato, 3.600 sono i giornalisti accreditati, 48 gli ettari su cui si estende la struttura delle Fiamme Gialle che ospita il summit. Sono poi 1.090 le stanze allestite per gli ospiti della delegazione (alloggiati anche in oltre 40 alberghi), mentre 772 appartamenti e 2.035 camere sono state riservate per la stampa a Chieti con navette da e per Coppito. La sicurezza è stata affidata a 15mila agenti, con 2.500 militari e 500 vigili del fuoco. Dietro gli uomini c’è poi l’esperienza e la tecnologia dell’impresa italiana, in particolare del gruppo Finmeccanica, che con le sue aziende attive nei settori dell’aerospazio e difesa è stata in grado di offrire soluzioni integrate per assicurare la sicurezza delle persone e delle infrastrutture ad ogni livello. Ma Finmeccanica si è occupata anche della information tecnology. Tanto per avere un’idea, le società del gruppo hanno installato 400 terminali mobili, 500 postazioni dati per i giornalisti e 150 punti d’accesso wi-fi. Sempre sul fronte delle tlc poderoso è stato anche il lavoro di Telecom Italia, che ha realizzato 6 chilometri di scavi per la posa di 17 chilometri di cavi in fibra ottica più 14 di cavi in rame. E quasi miracoloso è stato il lavoro dell’Enav, che in poco tempo ha trasformato il piccolo scalo dell’Aquila in un aeroporto all’avanguardia. Dopo aver installato tutte le tecnologie necessarie l’Ente ha distaccato 20 persone, tra controllori, tecnici e personale di supporto, per gestire tutti i voli concentrati nei tre giorni del vertice. Il compito di rifocillare gli oltre 3.600 giornalisti è stato invece affidato ad Autogrill, che è riuscita ad allestire 1.500 mq quadrati di superfice, due bar aperti 24 ore su 24 e un ristorante in grado di fornire 25mila pasti.