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 2009  luglio 08 Mercoledì calendario

La crisi dell’auto provoca nuove vittime: uno dei maggiori gruppi Usa della componentistica - la Lear - ha chiesto ieri l’ammissione al chapter 11 (amministrazione controllata) per rientrare dal debito

La crisi dell’auto provoca nuove vittime: uno dei maggiori gruppi Usa della componentistica - la Lear - ha chiesto ieri l’ammissione al chapter 11 (amministrazione controllata) per rientrare dal debito. Il gruppo americano ha annunciato un programma di ristrutturazione del debito da 3,6 miliardi di dollari nell’ambito di un accordo con i creditori. Lear ha dichiarato che la riorganizzazione del debito, che ha ottenuto il supporto della maggioranza dei creditori, sarà proposta al tribunale. Il piano prevede la conversione del debito in nuovo debito, azioni convertibili e warrant su azioni. Una vittima, invece, non può definirsi Sergey Alenykov, ex programmatore di computer del colosso finanziario Usa Goldman Sachs, arrestato dall’Fbi con l’accusa di aver rubato i codici segreti del sistema di trading della banca. Ma ieri notte è uscito di prigione dopo aver pagato una cauzione di 750 mila dollari. I codici di trading che è accusato di aver rubato sono quelli che consentono alla banca di operare sui mercati azionari e delle merci. Da Ginevra, intanto, è arrivato un messaggio «chiaro e forte» lanciato al G8: il peggio della crisi sul piano politico e sociale «deve ancora venire», ha annunciato Pascal Lamy, presidente del Wto. Che è anche convinto che il deterioramento economico rischia di generare nuove pressioni protezionistiche. E le turbolenze dell’economia, ha proseguito Lamy, hanno reso ancora più urgente chiudere i negoziati del «Doha Round» sulla liberalizzazione del commercio globale, che tengono in stallo la Wto da anni e dovranno essere argomento di discussione al G8. A conferma dei timori sul protezionismo, ieri da Bruxelles è arrivata la notizia che L’Unione Europea ha deciso di imporre dazi anti-dumping sulle importazioni di biocarburanti Usa, che conterebbero su ingenti sussidi. Lo ha dichiarato una fonte diplomatica dell’Ue. La proposta, elaborata dalla Commissione Europea, è al vaglio dell’Ecofin, riunito nella capitale belga. I dazi, che dovrebbero entrare in vigore dal 12 luglio. D’accordo con Lamy sul peggio della crisi che deve ancora arrivare è Guglielmo Epifani: «l’ultimo trimestre di quest’anno sarà il momento peggiore della crisi e ci vorrà un altro anno per arrivare al punto zero, e forse la ripresa ci sarà nel 2011». Per il segretario della Cgil (che si è detto anche molto scettico sui risultati che saranno raggiunti al G8) la colpa è di «questo governo che ha un’impostazione nordica, che ha come immagine la fabbrica e la cassa integrazione, ma c’è una parte del Paese, nel Mezzogiorno che non ha nè fabbriche nè cassa integrazione e che non viene studiata e di questo non si parla». Un nuovo segnale che la crisi morde ancora arriva addirittura da Laura D’Andrea Tyson, consigliere economico della Casa Bianca: gli Usa dovrebbero cominciare a pensare a un secondo piano di stimoli per rilanciare l’economia, dopo quello da 787 miliardi di dollari varato a febbraio. Intanto alcune tra le maggiori case automobilistiche mondiali (Peugeot, Bmw e Mercedes) hanno fatto sapere che anche in giugno è proseguita la caduta delle vendite. Che colpisce anche il settore arredamento casa: la svedese Ikea: per ridurre i costi ha annunciato 5 mila licenziamenti.