Giusi Fasano, Corriere della sera 8/7/2009, 8 luglio 2009
SONO CINQUEMILA I CARRI MERCI CON PIU’ DI 40 ANNI
VIAREGGIO – All’Agenzia per la sicurezza ferroviaria hanno fatto due conti per capire quanto sia vecchio il «parco rotabile» in Italia. I carri merce, per esempio. Di nuovi, dove per nuovo si intende fabbricati dopo il 2000, ce ne sono solamente 1.500. Su un totale di 47.500. E se il giorno dopo il disastro ferroviario fecero rumore le parole dell’amministratore delegato di Fs Mauro Moretti («La componentistica del carro deragliato è datata 1974»), ora sembrano ancora più impressionanti i dati messi assieme dallo staff dell’Agenzia diretta da Alberto Chiovelli. I carri che risalgono a prima del 1970 sono 5 mila. Se ne contano 13 mila fra gli anni 1970-1979, altri 19 mila nel periodo 1980-1989 e gli ultimi 9 mila fra il 1990 e il 1999. Nessuno sa individuare il più vecchio in assoluto, ma di sicuro in questa classifica a ritroso ha una buona posizione il merci deragliato tra Vaiano e Prato il 22 giugno scorso: era del 1958. «Indubbiamente il nostro parco rotabile ha una vetustà più alta degli altri Paesi europei», ammette il dottor Chiovelli «ma questo non significa automaticamente che non sia sicuro. Per la sicurezza il punto di riferimento è la manutenzione».
Ed è proprio sul nodo della manutenzione che si concentra l’inchiesta della Procura di Lucca. A chi toccava nel caso del merci 50325? Al colosso americano Gatx, proprietaria del veicolo oppure agli stabilimenti della Cima riparazioni di Bozzolo (Mantova) che eseguirono i controlli sul vagone? L’amministratore delegato della Cima, Giuseppe Pacchioni, è stato sentito come persona informata dei fatti dalla polizia ferroviaria di Firenze. Ha spiegato quello che ripete di «poter provare con i documenti», cioè che i suoi tecnici pretesero la sostituzione di due sale (l’asse più le ruote) ritenute non sicure. Dalla sede Gatx tedesca (il vagone fu immatricolato in Germania) ne mandarono due già revisionate e la Cima non fece ulteriori controlli: perché sulle due sale (e una è quella che si è tranciata di netto causando la strage a Viareggio) c’era già la targhetta dell’avvenuta revisione. «A noi la Gatx ha ordinato con una lettera di montare quelle due sale su quel preciso carro e noi questo abbiamo fatto».