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 2009  luglio 07 Martedì calendario

DA PARIS MATCH AL TIMES IN ARRIVO ALTRI SERVIZI


MILANO – Le foto. Se ci siano davvero oppure no, in giro per l’Eu­ropa e pronte a deflagrare all’alba di questo G8, nessuno lo dice. Il Sun­day Times, però, è sicuro di quanto appena scritto sull’«intreccio lesbo che ha fatto ridere Silvio» e sul finto matrimonio celebrato tra i viali di Villa Certosa. Perciò – nonostante la certezza del presidente del Consi­glio su quegli scatti «frutto di mani­polazione o di fotomontaggi digita­li » e il comunicato di Palazzo Chigi contro l’«attacco concertato» e la «morbosa campagna di stampa» – il domenicale britannico tira dritto con la versione del suo corrispon­dente da Roma John Follain: «Io ho fatto tutte le verifiche possibili e ho ascoltato le mie fonti». Stop.

The Times, invece – testata di­versa dal Sunday Times, ma medesi­mo editore: Rupert Murdoch – sta­mattina «alza il sipario» con un arti­colo sulle prospettive per il G8, si domanda se Coppito sia la sede giu­sta per un incontro tra i grandi e ri­serva un breve commento alla rea­zione di Berlusconi su ciò che è com­parso sui giornali stranieri. Se poi si chiede un’opinione personale al cor­rispondente Richard Owen, il bri­tannico rigore si trasforma in prag­matismo: «La spiegazione che offre Palazzo Chigi semplicemente non è vera. Io sono un giornalista della stampa estera ma non mi limito a ri­portare quello che scrivono i colle­ghi italiani. Per seguire le vicende del vostro premier sono stato a Na­poli, i miei colleghi a Bari e a Porto Rotondo: qui al Times facciamo le nostre verifiche e sì, certo, leggia­mo la stampa italiana ma non solo quella accusata di essere contraria al vostro esecutivo: nei miei articoli ho citato Il Giornale e Libero. E non ci vedo niente di male». E se la nota di Palazzo Chigi citava espressamen­te il gruppo Murdoch, Owen ribatte che «l’attenzione alla vita privata di Berlusconi è puro interesse giornali­stico avanzato anche dal Daily Mail,

dal Daily Telegraph e dall’Observer, per non parlare del País o dei gior­nali di Francia e Germania: il vero problema è che l’Italia non è abitua­ta al giornalismo anglosassone ed europeo. E, soprattutto, che la mag­gior parte di voi apprende le notizie non dai giornali ma da una tv che non informa».

A Parigi, più che delle fotografie preferiscono parlare del Cavaliere e del suo ruolo sulla scena internazio­nale. Se il progressista Le Monde avesse avuto gli scatti in questione la scelta editoriale sarebbe stata rapi­dissima: «Non è il genere di immagi­ni che pubblichiamo – spiega il cor­rispondente Philippe Ridet ”. Il punto però è un altro: Berlusconi ha detto tutto e il contrario di tutto. Non si può avere fiducia nelle sue giustificazioni». Sul fronte conserva­tore, il settimanale di destra Le Point sta preparando per giovedì un lungo servizio sul Cavaliere a cura del corrispondente Dominique Dun­glas, che si è concentrato «sulla per­sonalità di Berlusconi per cercare di spiegare ai nostri lettori, che sono al corrente di vicende ormai pubbli­che, come un uomo della sua età ami circondarsi da ragazze. Gli scat­ti di Zappadu? Se sono rilevanti si pubblicano senza se e senza ma. Quelli che pubblicò Oggi nel 2007, ad esempio, lo erano eccome: dimo­stravano una complicità collettiva sconcertante». Giovedì sarà nelle edicole francesi anche una lunga in­tervista a Patrizia D’Addario su Pa­ris Match, a firma François de Labar­re.

Infine, «Berlusconi sotto il fuoco delle polemiche aspetta i leader mondiali» è il tema che oggi affron­ta El País con la penna di Miguel Mora, che al Corriere dice: «Nessu­no esprime un giudizio personale su cosa fa Berlusconi a casa sua, quello che per me è assolutamente rilevante è la non coerenza tra le sue proposte politiche e la sua vita priva­ta. Lui rappresenta l’Italia davanti al G8 e al mondo intero e oggi i valori dell’Italia sono politica, sesso e dena­ro: se tutto questo non danneggia l’immagine del vostro Paese, cos’al­tro? ».