Francesca Milano, Francesca Padula, ཿIl Sole-24 Ore 7/7/2009;, 7 luglio 2009
UN WELFARE CHE VALE 11 MILIARDI
Che cosa c’è dietro la fotografia dell’anziana signora che cammina a braccetto della badante straniera? I tanti ritratti tornati alla ribalta in questi giorni ci ricordano l’invecchiamento della popolazione e i flussi migratori, i due fenomeni di grande impatto che hanno ridisegnato il welfare italiano. Hanno già compiuto 65 anni 19 italiani su 100, contro i 17,5 della Germania e i 16,9 della Spagna e secondo le previsioni Eurostat nel 2013 gli anziani italiani saranno il 21,5%, mentre gli over 75 arriveranno a sfiorare l’11 per cento. Le "assistenti familiari" straniere sono già oggi 6 ogni 100 anziani. Il record è in provincia di Milano, dove se ne contano il doppio.
Sbaglia chi crede che gli anziani accuditi dalle donne straniere siano soli. Tutt’altro: vivono in casa, spesso attorniati da figli e nipoti e a volte anche insieme a loro. Il desiderio di mantenerli in famiglia prevale ovunque, ma si scontra con la difficoltà quotidiana di accudirli compatibilmente con la vita lavorativa della generazione dei figli.
I numeri di questo welfare parlano chiaro: «Le badanti impiegate a tempo pieno (che sono solo una piccola fetta del totale) sono 770mila – spiega Sergio Pasquinelli, ricercatore dell’Irs – più di tutti i dipendenti del sistema sanitario nazionale ». Le badanti sorpassano perciò i 682mila medici, infermieri e tecnici della sanità italiana, così come tutti i lavoratori stranieri (3 milioni e 600mila) superano gli impiegati statali (3 milioni e 300mila). Le famiglie spendono ogni anno 11 miliardi di euro per pagare stipendi e contributi per l’aiuto necessario alla gestione domestica; a volte solo per la cura della casa, altre per l’assistenza a bambini e sempre più di frequente agli anziani. A tanto ammonta l’esborso annuo totale per circa due milioni di assistenti domestiche (regolari e non) che in otto casi su dieci sono straniere. «Il sommerso è tutto concentrato tra le immigrate – aggiunge Pasquinelli ”: quattro su dieci sono senza contratto ».L’emersione totale porterebbe nelle casse dello Stato ”tra tasse e contributi previdenziali – circa 8 miliardi di euro. questa la cifra stimata dalla regolarizzazione di tutte le lavoratrici irregolari arrivate in Italia con visto turistico e che alla scadenza non sono ripartite perché nel frattempo hanno trovato un impiego in famiglia.
Grazie al loro arrivo, le famiglie italiane risparmiano 6,9 miliardi all’anno – sempre secondo le stime del Sole 24 Ore – facendo assistere gli anziani al proprio domicilio anziché nelle case di cura. «C’è il rischio – spiega Sergio Pasquinelli – che le norme che stanno per entrare in vigore, e il conseguente clima di paura, possano ridurre il lavoro a ore, che è quello meno indispensabile ma anche quello che permette alle straniere di integrarsi meglio». La domanda di badanti "conviventi", invece, non dovrebbe subire cali, «ma c’è il rischio isolamento, queste donne potrebbero non avere più una vita privata per paura di uscire».