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 2009  luglio 06 Lunedì calendario

FIBONACCI AVEVA GI PREVISTO TUTTO

L’arrivo di Obama alla Casa Bianca? In qualche modo era stato previsto da un pisano oltre otto secoli fa.
Da quel Leonardo Fibonacci, matematico e genio toscano, letteralmente venerato ancora oggi negli Stati Uniti più che in patria ( nemo propheta ).
Che si tratti di previsioni borsistiche o di studi storici, in America molti analisti ricorrono alla sequenza numerica di Fibonacci. Uno studio pubblicato da «The Elliott Wave Theorist» ha addirittura dell’incredibile. Esiste una perfetta coincidenza tra i numeri del matematico pisano e le date che segnano i progressi della società a stelle e strisce. Dalla dichiarazione di indipendenza (1776), all’abolizione della schiavitù ( 1865) , passando per il suffragio femminile ( 1920) e la fine della segregazione razziale a scuola (1954). Tutte date con un denominatore comune, una sorta di filo che le unisce: come se i passi che hanno portato all’affermazione della prima potenza mondiale seguissero un percorso disegnato. La sequenza in questione è per l’appunto quella di Fibonacci (1-2-3-5-8-13-21-34 eccetera). Sommando i primi due elementi, in progressione, si ottengono altri numeri che tra di loro hanno un rapporto fisso dello 0,618.
Ripescando gli anni salienti della storia americana si osserva che tra il 1776 e il 1865 intercorrono 89 anni, tra il 1865 e il 1920 gli anni sono 55 e tra il 1920 e il 1954 gli anni sono 34. La sequenza di Fibonacci (34,55,89) è perfettamente rispettata. Sicuramente si tratta solo di una coincidenza ma il fatto è indubbiamente curioso: i numeri di Fibonacci rappresentano una sorta di progressione naturale e sembra che le conquiste per i diritti civili debbano avanzare con un ritmo altrettanto naturale.
L’ultimo risultato sorprendente è che la proiezione dei numeri di Fibonacci, a partire dalle date storiche sopra analizzate, converge proprio sul 2009. L’anno in corso infatti cade 233 anni dopo la dichiarazione di indipendenza, 144 anni (numero fondamentale anche per la numerologia biblica) dopo la fine della schiavitù eccetera, anche questi, manco a dirlo, numeri della sequenza del matematico pisano. Insomma, il 2009 si preannunciava come un punto di svolta per la storia americana e il fatto incontrovertibile, in qualche modo anticipato dai numeri, è che da gennaio è salito alla Casa bianca il primo presidente afro-americano: un cambiamento epocale, degno di Fibonacci.