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 2009  luglio 05 Domenica calendario

QUANDO TIZIANO LANCIAVA SCARPE ALLO STREGA

«Perché tanto scandalo di fronte alla vittoria annunciata di Siciliano? Enzo ha già vinto. riuscito a far carriera con i libri, è diventato presidente di un’azienda multimediale che maneggia migliaia di miliardi, stava per essere nominato presidente di uno dei più importanti enti italiani di cultura: perché non nominarlo anche presidente della letteratura, segretario delle più segrete aspirazioni di tutti gli scrittori, ministro dei desideri di tutti gli italiani (visto che gli italiani sono tutti scrittori)? giustissimo dargli lo Strega. Enzo è un mito. Noi piccoli scribacchini non riusciremo mai a salire così in alto... La letteratura è un pretesto, un trampolino di lancio! Non avendo le tette grosse, non essendo un fuoriclasse a calcio, io ho puntato tutto sulla letteratura. La letteratura? Non scherziamo, per favore! La letteratura è un mezzo per fare carriera, ricevere onori, appuntarsi coccarde, collezionare medagliette e coppe, fare bella figura in società (...) La letteratura è troppo importante perché un signor nessuno qualsiasi vengaa raccontarci cosa sono la bellezza e la verità. Basta con i parvenu , gli usurpatori, i figli di N.N., i romanzieri puri, i semplici poeti! (...) Era increscioso premiare Siciliano venti, trent’anni fa, quando faceva lo scrittore. sacrosanto premiarlo adesso, per far capire una volta per tutte che la letteratura è un’alta uniforme: hanno diritto di indossarla solo gli uomini di potere, le star dei media, i padroni del circo e le loro bestie ammaestrate».
Chi lanciava queste scarpate contro il Premio Strega 1998? Un certo Scarpa Tiziano, vincitore del Premio Strega 2009, nel suo libro Cos’è questo fracasso? Alfabeto e intemperanze, Einaudi, Torino 2000, pagg. 58-59. Chi è diventato Tiziano nel frattempo? Star, padrone del circo o bestia ammaestrata? E perché, adesso, non tira le scarpe contro di sé?