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 2009  luglio 05 Domenica calendario

POSTBANK E COMMERZ IN PRIMA FILA PER GLI AIUTI

Cresce in Germania la paura di una stretta al credito. Il governo tedesco ha esortato ieri le banche a prestare denaro alle imprese, proprio mentre c’è attesa per capire chi farà uso della legge approvata venerdì dal Bundestag che permette la creazione di bad banks. Commerzbank e Postbank potrebbero essere le prime candidate all’uso di questa facilitazione, così come alcune tra le più grandi banche pubbliche.
Parlando ieri a Düsseldorf, il ministro dell’Economia Karl-Theodor zu Guttenberg si è detto preoccupato per il futuro dell’economia. La sua analisi è chiara: per ora ci sono solo segnali sporadici di stretta creditizia, ma il rischio è che questi possano generalizzarsi nei prossimi mesi. Ha definito «irragionevole» il comportamento delle banche e ha lanciato l’idea di obbligare per legge l’erogazione di crediti. Il ministro cristiano-sociale bavarese sa che imporre questo obbligo alle istituzioni finanziarie rischia di essere molto difficile, ma se un liberale come Guttenberg si pone il problema significa che la questione è seria. Secondo un sondaggio della rivista «Wirtschaftswoche», il 57% delle piccole e medie imprese interpellate in giugno ha segnalato problemi nel godere di finanziamenti; la quota era del 5% in marzo.
Dal canto suo, il ministro delle Finanze Peer Steinbrück ha criticato le banche che «prendono a prestito nelle operazioni di rifinanziamento dalla Banca centrale europea per poi investire in obbligazioni o in valute anziché prestare all’economia ». Parlando alla «Bild am Sonntag», ha poi ammesso che «se una stretta creditizia dovesse apparire nella seconda parte dell’anno, Governo e Bundesbank dovranno sedersi intorno a un tavolo e immaginare altre soluzioni».
Molti osservatori in Germania temono di assistere a un drammatico circolo vizioso in tre tappe: la recessione provoca un aumento dei fallimenti e delle sofferenze tale da pesare sui bilanci bancari già deboli; le banche sono quindi costrette a ridurre i prestiti, con la conseguenza di soffocare le imprese. In questo contesto, il Bundestag ha approvato venerdì un progetto di legge che consente agli istituti di credito di trasferire in un veicolo speciale i loro titoli tossici.
L’obiettivo è di alleggerirei bilanci bancari, scalfire la sfiducia tra banche, riattivare il mercato interbancario e quindi il flusso di credito all’economia attraverso una ricapitalizzazione degli istituti di credito. La nascita delle bad banks in Germania – il benestare del Bundesrat è atteso il 10 luglio – giunge dopo che il Governo ha messo a disposizione dell’economia 500 miliardi di aiuti bancari, 85 miliardi di misure di stimolo e 115 miliardi di prestiti alle imprese.
La «Süddeutsche Zeitung» ha definito il progetto di bad banks «un pacchetto di aiuto all’economia». Ieri a Francoforte analisti e banchieri tentavano di capire quali istituti di credito potrebbero essere attirati dalla proposta del governo. Commerzbank ha già trasferito in una speciale divisione circa 38 miliardi di euro di obbligazioni di cattiva qualità. Questa scelta potrebbe rivelarsi propedeutica alla nascita di una vera e propria bad bank.
Anche Postbank in passato si è detta in-teressata a utilizzare questa opportunità. Altre banche in prima fila sono Ikb e Hypo Real Estate, che hanno ricevuto garanzie statale per 12 e 52 miliardi di euro, oltre a quelle pubbliche: WestLb, Hsh Nordbank, BayernLb e Landesbank Baden- Württenberg. Il sistema tedesco di bad bank prevede il trasferimento dei titoli tossici fuori bilancio, una loro valutazione da parte di terzi, e la possibilità di godere di crediti statali.