Maria Teresa Cometto, Corriere Economia 6/7/2009, 6 luglio 2009
A domanda il «formichiere» risponde Si chiama Aardvark il sito che risolve ogni quesito: chiede informazioni alle persone online Qual è la pizza migliore a Brooklyn? Che cosa regalare per meno di 30 euro a un ventenne amante della montagna? Come riparare il telefonino caduto nella vasca da bagno? Per ottenere risposte a domande simili finora c’erano due strade: andare su Google (o sul nuovo Bing di Microsoft), inserire qualche parola chiave e scorrere l’elenco di link sperando di fare centro; oppure telefonare e mandare messaggini a un po’ di amici, sperando di trovarli disponibili e preparati
A domanda il «formichiere» risponde Si chiama Aardvark il sito che risolve ogni quesito: chiede informazioni alle persone online Qual è la pizza migliore a Brooklyn? Che cosa regalare per meno di 30 euro a un ventenne amante della montagna? Come riparare il telefonino caduto nella vasca da bagno? Per ottenere risposte a domande simili finora c’erano due strade: andare su Google (o sul nuovo Bing di Microsoft), inserire qualche parola chiave e scorrere l’elenco di link sperando di fare centro; oppure telefonare e mandare messaggini a un po’ di amici, sperando di trovarli disponibili e preparati. Adesso c’è la terza via della «ricerca sociale»: è una fusione fra Google e Facebook, offerta dal nuovo servizio Aard vark («formichiere», www.vark.com). «Social search significa trovare informazioni dalla gente reale», si legge sul sito. L’idea è fare leva sulla saggezza di un gruppo di persone di cui ci si fida, amici o amici di amici, esperti in qualche campo, per ottenere risposte aggiornate e con incorporati giudizi e raccomandazioni: il tutto in pochi minuti, grazie alle tecnologie Internet. Fondata come società nel 2007, Aardvark ha appena aperto al pubblico il suo servizio e per ora funziona per gli amici di Facebook, ma presto si aprirà ad altri social network. Dopo essersi iscritti, si può mandare una domanda ad Aardvark via email o instant message (Google Talk, Windows Live Messenger, Aol Instant Messenger): il suo software seleziona, nella propria rete di conoscenze, chi per affinità, storia o altro è più adatto a rispondere ed è online. Gli esperti vengono contattati e, se vogliono e possono, rispondono. Aardvark garantisce di trovare almeno due esperti disponibili, selezionandoli da liste di migliaia di volontari. Per gli utenti il vantaggio è la velocità, la discrezione (non si sciupa il tempo degli amici non interessati) e la freschezza delle risposte. L’unica alternativa simile finora, infatti, era Yahoo! Answers, che però spesso offre risposte vecchie di mesi se non di anni, e generiche. A credere nel social search è, fra gli altri, Ron Conway, l’investitore chiamato «il Padrino della Silicon Valley», che ha finanziato 240 start up ai primi passi, compresi Google e Twitter. Con la sua Baseline Ventures, insieme con August Capital, Conway ha finora scommesso 6 milioni di dollari su Aardvark. Da Google vengono due dei quattro fondatori Aardvark, l’amministratore delegato Max Ventilla, che a Google si occupava di Adsense, e il responsabile delle infrastrutture Nathan Stoll, che ha guidato Google News per tre anni. Gli altri due sono Damon Horowitz e Rob Spiro, già creatori di altre dot.com e società di new media. I futuri introiti verranno dalla pubblicità stile Google. «Per ora siamo concentrati nell’assicurare che Aardvark trovi la persona perfetta per rispondere a qualsiasi domanda in pochi minuti – spiega Ventilla ”. Poi vedremo quali annunci pubblicitari possono migliorare l’esperienza dell’utente. Quando ricevi un consiglio da qualcuno nel tuo network via Aardvark, possiamo offrirti il collegamento a siti per mettere in pratica quel consiglio, per esempio prenotare l’albergo o comperare il disco raccomandato. Potremmo anche permettere a degli inserzionisti di rispondere loro direttamente a certe domande, chiarendo che si tratta di una risposta sponsorizzata».