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 2009  luglio 06 Lunedì calendario

Bing, il motore di ricerca "pensante" capisce cosa stiamo davvero cercando VALERIO MACCARI Utenti in crescita, grande risonanza mediatica e, soprattutto, un leggero calo delle quote di mercato dei rivali

Bing, il motore di ricerca "pensante" capisce cosa stiamo davvero cercando VALERIO MACCARI Utenti in crescita, grande risonanza mediatica e, soprattutto, un leggero calo delle quote di mercato dei rivali. Il bilancio del primo mese di vita di Bing, il nuovo motore di ricerca di Microsoft, può dirsi positivo. Il Search Engine di Redmond, che dal 3 giugno ha sostituito il vecchio Live Search, è riuscito a rilanciare la Microsoft nei motori di ricerca, invertendo la tendenza dopo trimestri di calo costante. Da maggio all’ultima settimana di giugno, Bing ha totalizzato circa il 14% in più di utenti rispetto al suo predecessore. Negli Stati Uniti (l’unico posto dove è stato lanciato: in Europa si tratta ancora di Live Search con una nuova interfaccia) è passato da una quota di mercato del 7,21% all’8,45. «A prima vista, una crescita dell’1% della quota non è un grande ritorno sugli investimenti fatti da Microsoft per Bing, ma la tendenza sottostante sembra positiva», commenta Adohan Cullen, AD di StatCounter, la società che ha rilasciato i dati. Soprattutto perché il motore ha rosicchiato quote al gigante e rivale Google, che è passato da 78,72% al 77,48. Un calo di proporzioni modeste, certo; ma significativo, visto che è la prima volta che Google perde quote in favore di Microsoft. Inoltre, durante giugno, Bing – anche se solo per un giorno – ha superato nella classifica americana Yahoo, il secondo motore di ricerca: una sorta di rivincita per Microsoft, alla cui offerta di acquisto Yahoo aveva opposto il gran rifiuto. Il successo di Bing è da attribuirsi, secondo Microsoft alle sue innovazioni tecniche. Bing, spiegano infatti da Redmond, è il primo Decision Engine, motore di ricerca decisionale, che mira a orientare gli utenti tra i risultati, indirizzandoli a compiere la scelta più adatta alle loro esigenze. Il focus del motore è quello delle ricerche legate alla quotidianità: viaggi, shopping, immagini, indicazioni stradali, servizi medici. Qui Bing spera di colmare il gap dei motori di ricerca tradizionali. Secondo uno studio Microsoft il 42% degli utenti di Yahoo e Google non sono soddisfatti dai risultati ottenuti, e sono costretti a raffinare la query. "Solo il 25% dei click sui risultati – si legge nello studio – ha esito positivo". Ma la crescita di Bing è dovuta anche al grande investimento in marketing. Per promuovere il motore, Microsoft ha intenzione di spendere una cifra compresa fra gli 80 e i 100 milioni di dollari, pari al 30% delle risorse totali impegnate nel marketing lo scorso anno, che fa impallidire i 25 milioni che spenderà Google per lo stesso motivo. in corso una grande campagna sui media: televisione, radio, internet. Il sostanzioso investimento di Microsoft fa parte del piano di spesa per lo sviluppo del motore. "In tutto, marketing compreso, investiremo in Bing tra il 5% e il 10% delle entrate di Microsoft – ha spiegato il Ceo Steve Ballmer – pari a una cifra oscillante fra 1,12 e 2,25 miliardi di dollari". Una quantità di soldi enorme, che ben delinea l’importanza che ha il settore delle ricerche nei piani di Microsoft. "L’investimento è alto – ha ammesso Ballmer – ma possiamo permettercelo. E speriamo di ottenere un ritorno già fra 5 anni". Un periodo, ha detto Ballmer, che può sembrare lungo, ma che in realtà è il minimo necessario. "Il principale errore che si compie nel nostro settore è che le società smettono troppo presto di investire, o investono troppo poco". Un errore che non verrà commesso da Microsoft, che ha intenzione di lanciare Bing a tutti i livelli. Si punta sulla ricerca mobile, su cellulari e smartphone, che viene vista da Redmond come la prossima gallina dalle uova d’oro. Secondo Scott Howe, responsabile Microsoft per l’advertising, la pubblicità’ la maggior fonte di entrata per tutti i motori di ricerca – sui dispositivi mobili assorbirà entro i prossimi 5 anni il 510% della spesa globale legata all’advertising. Redmond non ne vuole rimanere fuori, e a breve lancerà una versione mobile di Bing, che andrà a sostituire l’attuale Live Search Mobile. Microsoft ha già sperimentato con successo la convergenza di campagna online tradizionale e mobile durante la promozione del film Agente Smart. Nella campagna, oltre ai classici banner online, sono stati impiegati anche gli sms. E la combinazione dei due metodi secondo la società ha aumentato l’interesse nei confronti del film. Tra pubblicità e ricerche, insomma, Microsoft assomiglia sempre più a Google. E anche se Steve Ballmer è cauto, e ha sottolineato più volte che non ha l’arroganza di voler detronizzare Google dai suoi settori forti, a Mountain View monta la preoccupazione. Ovviamente dissimulata: "Sergey Brin (uno dei cofondatori di Google, ndr) è molto interessato a Bing", hanno dichiarato prudentemente i portavoce della grande G. Ma secondo il New York Post, il cofondatore è più che interessato. E dopo il lancio di Bing, per la prima volta nella storia dell’azienda, si è messo in prima persona a capo di un team di ingegneri preposta al miglioramento dei servizi online. Difficile dire chi la spunterà fra i due litiganti. Ma qualche terzo già ne approfitta: sul sito www.googlevsbing.com, ad esempio, gli utenti possono effettuare ogni ricerca, automaticamente, su tutti e due i motori.