al. p., ཿCorriere dello Sport 5/7/2009;, 5 luglio 2009
«Il più grande allenamento è la competizione. Inoltre, non bisogna mai far perdere al giocatore la sensibilità alle geometrie del gioco, al contatto con la palla, al gesto tecnico, alla presenza dell’avversario
«Il più grande allenamento è la competizione. Inoltre, non bisogna mai far perdere al giocatore la sensibilità alle geometrie del gioco, al contatto con la palla, al gesto tecnico, alla presenza dell’avversario. Al massimo, in questa fase, si può dirgli di non forzare perché la forma non è ancora al massimo». (La moda di cominciare la stagione con amichevoli di prestigio in giro per il mondo secondo il professor Carlo Vittori)