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 2009  luglio 03 Venerdì calendario

BOCCIATE LE BANCHE ITALIANE


 il giudizio di Moody’s, che però esclude ipotesi di salvataggi pubblici

Per continuo deterioramento dei fondamentali

Moody’s ha ribadito che il suo giudizio sulle prospettive fondamentali del credito per il sistema bancario italiano «rimane negativo, dopo essere passato da stabile a negativo a maggio 2009, a causa dell’impatto della continua debolezza dell’economia sulla qualità degli attivi e sulla redditività delle banche». Secondo l’ultimo rapporto di Moody’s investors service, l’agenzia di rating si «aspetta un ulteriore deterioramento dei fondamentali finanziari nel 2009 e 2010».

L’outlook negativo esprime il giudizio sulla probabile direzione futura dei fondamentali del credito nel settore nei prossimi 12-18 mesi e non rappresenta una proiezione degli innalzamenti dei rating rispetto ai declassamenti. «L’Italia è stato l’ultimo tra i principali paesi europei cui è stato attribuito un outlook negativo durante l’attuale crisi e nel 2008 il sistema bancario italiano si era dimostrato più resistente di altri grazie alla minore esposizione agli attivi tossici e alla raccolta di capitali sui mercati finanziari», spiega Henry MacNevin, senior vice president e team leader per i rating delle banche italiane di Moody’s presso la sede di Milano. «Tuttavia, dato che la crisi finanziaria in atto già da due anni si è ormai diffusa al resto dell’economia, la qualità degli attivi e la redditività delle banche italiane sono diminuiti» e Moody’s «si aspetta un ulteriore deterioramento dei fondamentali finanziari nel 2009 e 2010».

Per altro, in Italia, diversamente da altri paesi europei, dove le maggiori banche hanno fatto ricorso a iniezioni di capitali pubblici, è improbabile la necessità di ingenti aiuti statali. Moody’s sottolinea che «i rating di solidità finanziaria delle banche (Bank financial strength rating o Bfsr) subiscano nel complesso pressioni al ribasso, benché i rating sui depositi vadano probabilmente incontro a ripercussioni meno severe, grazie al supporto al sistema già pervenuto e a quello atteso per il futuro.

«Il sistema bancario italiano ha affrontato l’avvento della crisi con una posizione patrimoniale moderata, ma nel complesso, nonostante l’outlook negativo, resta uno dei meno colpiti in Europa», aggiunge Carlo Gori, vicepresident e senior analyst di Moody’s presso la sede di Milano e autore del rapporto.