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 2009  luglio 03 Venerdì calendario

TERMINI IMERESE SOGNA HOLLYWOOD

C’era una volta la Fiat, a Termini Imerese. Per la Sicilia l’auto è già il passato. Il futuro si chiama immaginario digitale, si chiama produzione televisiva. L’isola ha un sogno ambizioso: diventare la nuova Hollywood del Mediterraneo.
Uno strumento per realizzarlo saranno i Med Studios, ideati da Massimiliano Fuksas per Einstein Multimedia. Teatri di posa realizzati per avere l’autosufficienza energetica e un impatto ambientale zero. Gli studi, infatti, saranno costruiti con materiali riciclati ed ecocompatibili, alimentati, oltre che dai pannelli solari, da generatori di energia a emissione zero, alimentati da biocarburante: la Jatropha Curcas coltivata nei terreni della Fondazione di Bono Vox e Bob Geldolf in Africa, senza impatto sulla coltivazione di prodotti agricoli commestibili.
Sergio Marchionne ha denunciato gli «enormi costi di logistica» del polo produttivo automobilistico siciliano, nato nel 1970 per produrre la mitica Fiat "500". I contenuti digitali, però, fanno parte dell’economia dell’immateriale e hanno una filiera completamente diversa. La loro distribuzione avviene attraverso reti elettroniche via etere o via cavo mentre la produzione di prototipi, anche quando ha ritmi industriali, come nella lunga serialità, deve fondarsi sui talenti e le professionalità, pur nella crescente importanza delle tecnologie digitali.
Da "La terra trema" a "Salvatore Giuliano", da "Il Gattopardo" a "Kaos", per non parlare delle riprese per i tre episodi de "Il Padrino" o de "La Piovra", del resto, la Sicilia è stata da sempre terra di grandi film ma anche di prodotti "alti" di genere, in primo luogo la commedia all’italiana.Diceva Leonardo Sciascia a Giuseppe Tornatore: «Peppuccio, fai sempre film sulla Sicilia e non sbaglierai mai». Ripetono spesso questo aneddoto, Luca Josi e Andrea Olcese, presidente e amministratore delegato di Einstein Multimedia, fondata nel 94, interamente italiana, mille ore di produzioni televisive annue, organizzatrice della parte italiana del Live 8 nel 2005 al Circo Massimo, che stanno per realizzare un sogno "studiato" negli scorsi anni fin nei dettagli. «La Sicilia - spiega Luca Josi - raccoglie tutto ciò per cui la produzione americana scelse Hollywood: una luce ineguagliabile, la varietà dei territori, la capacità e la possibilità di girare in esterni per due terzi dell’anno, in un set a cielo aperto dove si può scegliere tra mare, golfi, colline, montagna, grandi reperti archeologici: Termini non è solo industria ma anche un golfo stupendo, le terme e il tempio di Ercole. Non esiste, però, in Sicilia, un teatro di posa in quanto tale». Prendono così corpo i Med Studios: viene chiamato a progettarli una stardell’architettura contemporanea,Massimiliano Fuksas. «Il concetto per me - ha detto Fuksas - è quello di fare una cosa per il cinema, per la televisione, dove c’è la rappresentazione, è un luogo senza finestre, una scatola chiusa, l’oggetto perfettamente chiuso che è il più magico che esista. Tu ci entri e scopri qualche cosa».
Saranno 14mila metri quadrati di spazi. Uno dei cinque teatri che sarà di oltre 4mila metri quadrati, più grande del Teatro 5 di Cinecittà e del teatro 20 di Cologno Monzese. « una sfida coerente con quanto la Regione Siciliana e il suo presidente Raffaele Lombardo stanno facendo per lo sviluppo dell’industria audiovisiva» dicono in Einstein. Il cambio della giunta in Regione non ha cambiato tali intenzioni. Il cronoprogramma prevede che gli stabilimenti siano pronti dodici mesi dopo l’inizio dei lavori. Determinante è statol’intervento finanziario di Invitalia, l’ex Sviluppo Italia, di concerto con gli Enti Locali. stata individuata e acquistata un’area industriale nella zona di Termini Imerese. L’investimento previsto è di 13,5 milioni: dieci per lo stabilimento e il resto per le attrezzature tecniche. «Abbiamo verificato - riflette Luca Josi - un abbattimento degli stereotipi, con la capacità della Sicilia di cogliere in pieno l’occasione, in tutte le sue potenzialità. Invitalia ci ha saputo seguire in un business per loro totalmente nuovo, rispetto alla old economy ». In cambio del finanziamento ricevuto, parte come partecipazione al capitale, parte come intervento a Fondo perduto e parte come mutuo decennale a tasso agevolato, Einstein Multimedia s’è impegnata all’assunzione di personale e investimenti localizzati e focalizzati sulla Sicilia. Obiettivo comune: fare dell’audiovisivo un volano per l’economia della regione, a partire dall’indotto e dal turismo. Non solo produzione, allora, ma anche formazione delle professionalità, locali e non, per attrarre produzioni sul territorio. Non solo tv ma centro congressi. Il tutto, partendo da un’esperienza: quella di Agrodolce, la soap opera che ha raggiunto il 9% di share in nove mesi, prodotta da Einstein per conto di Rai Educational, in un centro televisivo di 5mila metri quadri realizzato in un complesso scolastico sulle colline di Termini.
La strategia di Med Studios è di attrarre progetti di lunga serialità industriale, come appunto Agrodolce, diventando competitivi, tra gli altri, rispetto agli Studios spagnoli di Alicante, la Ciudad de la Luz. Come ad Alicante, i Med Studios avranno due water tanks, piscine a uso cinematografico e televisivo (la più grande al mondo è in Messico, dov’è stato girato Titanic). In più, a meno di due chilometri dagli Studios ci sono 80 ettari di paesaggio senza costruzioni sulle spiagge di un lago artificiale. «I Med Studios - commenta Pietro Valsecchi, di Tao Due, uno dei maggiori produttori di fiction, da "Il Capo dei Capi" a "Squadra antimafia" - rappresenteranno un’opportunità per le produzioni già attive sul territorio siciliano, dove fino a oggi potevamo realizzare solo scene in location. Il progetto di una grande saga familiare che stiamo sviluppando è perfetto per i Med Studios». Andy Harries, produttore di "The Queen" e di Wallander intende ambientare in Sicilia le avventure di Aurelio Zen, un prodotto di prima serata per Bbc1.