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 2009  luglio 02 Giovedì calendario

Muore Michael Jackson e nel giro di qualche ora Marco Ricci comincia a ricevere un sacco di proposte, di lavoro

Muore Michael Jackson e nel giro di qualche ora Marco Ricci comincia a ricevere un sacco di proposte, di lavoro... tutti lo vogliono sul palco che balla e canta: lui, il sosia del re del pop. «Bè... sì è vero, mi stanno chiamando da tutta Italia, non me lo aspettavo». E così, calendario alla mano, ora sta organizzando una sorta di tournée tra discoteche, feste di piazza, sagre del tartufo, villaggi turistici... dove replicherà il suo ormai collaudatissimo spettacolo «The Jackson History» che dura almeno mezz’ora e dove lui si esibisce con sei ballerini, cantando si fa per dire (playback) i pezzi più famosi scatenato in perfetto stile Michael Jackson, strappando curiosità e applausi. La prima tappa di questo tour post mortem sarà al sud, Bari. «Ma io, voglio precisarlo, non sono contento di quello che mi sta succedendo, non sono contento di sfruttare mio malgrado la morte di Michael Jackson, in fondo io le serate col mio spettacolo le facevo anche prima, è da anni che mi esibisco...». Ma diamogli una occhiata da vicino a questo Michael Jackson all’amatriciana. E’ nato a Guidonia 36 anni fa e per campare ha scelto il camice da infermiere (in una clinica privata). Aveva 17 anni quando decise che voleva la faccia uguale a quella del re del pop. «Io però non gli assomigliavo per niente, ma avevo un brutto naso e decisi di farmelo come quello del mio idolo... poi dopo il naso, una operazione dopo l’altra, decisi di rifarmi tutto il viso». Quanti interventi di chirurgia plastica complessivamente? «Quindici, ma fra un po’ dovrò tornare dal chirurgo, per qualche ritocchino che serve sempre...». Quanto tempo prima di arrivare alla fine della via crucis chirurgica? «Quasi cinque anni, avevo 22 anni quando la mia faccia era ormai uguale a quella di Michael Jackson, finalmente...». Già, finalmente... e a quel punto nacque il replicante, il supersosia, il gemello del re del pop: che investì nello spettacolo, costruendo dopo il viso anche uno spettacolino da vendere in giro. E diciamo che gli è andata bene, lui racconta di essersi esibito in mezzo mondo: «L’Italia, tutta praticamente e poi sono andato negli Stati Uniti, Giappone, Arabia Saudita e in Europa mi manca solo la Romania». Marco Ricci non vive più a Guidonia, si è trasferito a Roma, Nuovo Salario. Non è sposato: «Sono uno spirito libero». Chissà se è diventato ricco nei panni di Michael Jackson: glielo chiediamo. «No, non parlo di soldi. Quando guadagno per una serata? No, non lo dico... poi mi arriva la Finanza». Ma perché viene pagato in nero? «Nooo, scherzo... è che non mi piace parlare di soldi». Pensa che nel tempo la scomparsa del re del pop influirà negativamente sulla sopravvivenza artistica del sosia Marco Ricci? «Non penso agli svantaggi né ai vantaggi, so solo che mi dispiace moltissimo che sia morto. E’ venuta a mancarmi una persona per me importantissima, sono cresciuto con lui... e la prego, non mi faccia passare per chi sta sfuttando la sua morte...». Nei prossimi giorni il sosia all’amatriciana di Michael Jackson lo vedremo, foto più interviste, sui settimanali popolari: una bella botta di pubblicità per il suo spettacolo «The Jackson History». Chissà se d’ora in poi costerà di più averlo sul palco.