Anna Fasotti, il Manifesto 30/06/2009, 30 giugno 2009
«D’intesa con l’Editrice, il direttore del Sole 24 Ore Gianni Riotta ha nominato Edoardo De Biasi vicedirettore vicario, confermando la vicedirezione di Elia Zamboni e nominando vicedirettore Alessandro Plateroti
«D’intesa con l’Editrice, il direttore del Sole 24 Ore Gianni Riotta ha nominato Edoardo De Biasi vicedirettore vicario, confermando la vicedirezione di Elia Zamboni e nominando vicedirettore Alessandro Plateroti. Il vicedirettore Alberto Orioli si unisce al gruppo di direzione a Milano e capo redattore romano viene nominato Fabrizio Forquet». Il laconico comunicato che si legge in taglio basso nelle pagine interne del Sole 24 ore di sabato 27 luglio sembra la registrazione burocratica di un passaggio di routine, un normale avvicendamento interno voluto dal nuovo direttore. Pochi lettori probabilmente l’hanno notato. In realtà fonti ben informate raccontano che a quel risultato si è arrivati dopo uno scontro durissimo tra i vertici di Confindustria e il nuovo direttore Gianni Riotta. Uno scontro che si è concluso con un commissariamento di fatto di Riotta, che ha dovuto subire il diktat di Emma Marcegaglia e nominare persone che non avrebbe voluto nominare se non voleva giocarsi la fiducia della proprietà, ovvero della Confindustria. Che cosa sta accadendo dunque nel principale quotidiano economico italiano? Il clima interno ai vertici del gruppo editoriale non è dei migliori e questo è dovuto essenzialmente alla drammatica crisi che colpisce tutti i quotidiani, non ultimo il Sole 24 ore. Le cifre sono da brivido: durante la precedente gestione di Ferruccio De Bortoli, il quotidiano ha perso il 15 per cento di vendite in edicola. E secondo stime ancora approssimative, negli ultimi due mesi il giornale ha perso un altro 5 per cento. Insomma, la portaerei della Confindustria starebbe navigando molto al di sotto delle 300 mila copie e nessuno ancora immagina quando e se ci sarà l’inversione di tendenza. Brutta anche la raccolta pubblicitaria che, stando alle cifre che circolano nel palazzo disegnato da Renzo Piano, avrebbe perso rispetto allo scorso anno tra il 20 e il 25 per cento. In questo quadro è atterrato al Sole 24 ore Gianni Riotta che, dopo essersi guardato attorno per parecchie settimane, aveva deciso in fatto di nomine interne di rinviare tutto a settembre, al fine di stabilire meglio la strategia del giornale e la nuova linea editoriale. Le voci però davano per nuovo vice direttore Roberto Iotti, attuale capo redattore dell’economia italiana, affiancato da altri due vice direttori. Quando Riotta si è presentato al consiglio di amministrazione con il suo programma, è scoppiato il putiferio, sia per le nomine annunciate sia per i tempi scelti. I consiglieri del Sole 24 ore hanno rimproverato Riotta di non tener conto della crisi del quotidiano e qualcuno ha anche alzato i toni della discussione. In quell’occasione la voce del padrone si è fatta sentire: Emma Marcegaglia ha rigettato le nomine avanzate da Riotta e ha imposto al nuovo direttore di scegliere subito come suo vicario Edoardo De Biasi e come nuovo vice direttore Alessandro Plateroti, attuale capo redattore della finanza. L’intervento della Marcegaglia equivale a un vero e proprio commissariamento. Tant’è che il direttore non ha avuto altra scelta che sottomettersi al diktat confindustriale, in attesa, forse, di cercarsi un altro posto.