Marco Ludovico, ཿIl Sole-24 Ore 2/7/2009;, 2 luglio 2009
FIDUCIA AL DDL SICUREZZA
Il Governo incassa al Senato due delle tre fiducie poste al disegno legge sulla sicurezza. La terza fiducia sarà votata oggi e poi il ddl sarà votato e approvato definitivamente, diventando legge dello Stato. Sul piano politico, l’opposizione legge il ricorso alla fiducia - da quando si è insediato, il governo Berlusconi ne ha chieste finora 22 - come un segno di debolezza della maggioranza. Il Pdl, invece, replica che in questo caso si tratta di segnare l’urgenza dei provvedimenti da approvare.
Di certo, con l’ok al testo entra in vigore il reato di clandestinità, la norma-bandiera degli interventi sull’immigrazione. Affiancata da un’altra disposizione molto dura, l’estensione fino a 180 giorni- dagli attuali due mesi - della permanenza degli immigrati nei Cie (centri per l’identificazione e l’espulsione). Per ottenere la cittadinanza bisognerà pagare 200 euro, per il permesso di soggiorno e il suo rinnovo una cifra, ancora da definire, tra gli 80 e i 200 euro. E il coniuge straniero di un cittadino italiano può acquisire la cittadinanza quando, dopo il matrimonio, risiede legalmente da almeno due anni nel territorio della Repubblica, oppure dopo tre anni dalla data del matrimonio se è all’estero. Rischia poi il carcere fino a tre anni chi dà in alloggio o affitta anche una sola stanza a stranieri risultati irregolari al momento della stipula o del rinnovo del contratto di locazione. Ci deve essere, però, anche un «ingiusto profitto».
Arrivano poi le ronde, volute a tutti i costi dalla Lega: sono definite associazioni di cittadini che potranno segnalare alle forze dell’ordine situazioni di disagio sociale o di pericolo. Iscritte in elenchi controllati dai prefetti, non potranno essere armate e «prioritariamente » dovranno essere formate da ex agenti. Previsto anche il registro dei clochard: coloro che sono senza fissa dimora saranno schedati in un elenco presso il Viminale. Ci sono due ulteriori albi in vista: quello dei "buttafuori" e un altro per gli amministratori giudiziari. Rinasce il reato di oltraggio a pubblico ufficiale: si rischia fino a 3 anni di carcere, ma se si risarciscono agente ed ente di appartenenza il reato si estingue.
Inasprite le norme del 41 bis, che ora prevede una detenzione più lunga di 4 anni. Inoltre, per limitare o impedire i poteri di influenza dei boss nonostante la carcerazione, si stabilisce che i detenuti sottoposti al 41-bis saranno destinati all’interno di istituti a loro esclusivamente dedicati, preferibilmente in aree insulari, o comunque all’interno di sezioni speciali e separate dal resto dell’istituto, custoditi da reparti specializzati della polizia penitenziaria.
Legalizzato anche lo spray al peperoncino, sul quale protesta Enzo Letizia, segretario dell’associazione funzionari di Polizia: «Abbiamo spiegato al Viminale che sono molto pericolosi, come dimostrano i casi recenti dell’orafa di Arezzo,peraltro incinta di otto mesi, rapinata da due romeni armati di spray; e altri quattro loro connazionali hanno aggredito due fidanzati a Bergamo in macchina per rapinarli, dopo aver spruzzato lo spray urticante». Secondo Letizia, però, la scelta più grave è stata quella di «sottrarre 100 milioni al funzionamento della Polizia di stato per finanziare la fantasia dei sindaci e delle ronde».