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 2009  luglio 02 Giovedì calendario

ALITALIA IN AFFANNO SULLA PUNTUALIT

Oltre il 20% dei voli Alitalia continua ad accusare ritardi, anche se la percentuale si sta assottigliando rispetto ai mesi scorsi. Stiamo parlando di circa 150 voli al giorno che portano ritardo sui 700 operati quotidianamente dalla compagnia.
Lo dice il presidente di Alitalia, Roberto Colaninno, intervenuto ieri a Roma al convegno sul made in Italy del Comitato Leonardo. Colaninno ammette che la compagnia «ha ancora difficoltà sulla puntualità», ma assicura: «Ci stiamo impegnando; da lunedì, per esempio, i sistemi di AirOne e Alitalia sono integrati ». Colaninno annuncia poi che è stato drasticamente ridotto il tasso di cancellazione dei voli che, «su 700 voli al giorno, è sceso a meno di 7 aerei».
Nel suo intervento, Colaninno sottolinea i risultati finora ottenuti nella «complicata» sfida di rilanciare Alitalia, una compagnia, sottolinea, rilevata quando era fallita. «Abbiamo assunto 14mila persone, facciamo 700 voli al giorno, con un tasso di cancellazione inferiore all’1%», ribadisce Colaninno. Quanto alle voci su presunti dissidi con l’amministratore delegato Rocco Sabelli, circolate di recente su alcuni organi di stampa, il presidente di Alitalia le smentisce rivendicando una ferrea divisione dei ruoli al vertice della compagnia: «Io rappresento gli azionisti e difendo il loro investimento, Sabelli fa il manager e porta risultati. Da noi applichiamo in modo calvinista questa divisione». C’è spazio anche per una battuta sulla rotta Linate- Fiumicino, la gallina dalle uova d’oro per le casse della compagnia e sulla concorrenza con l’Alta velocità ferroviaria, particolarmente insidiosa proprio sul collegamento tra le due principali città del paese. La Milano-Roma, questo il senso delle parole di Colaninno, è un asset strategico per la compagnia. Tuttavia, poiché Alitalia ambisce a diventare un vettore globale, la Milano-Roma non sarà il solo asset strategico, ma ne arriveranno altri. «Per questo ci siamo alleati con Air France-Klm» dice Colaninno. Infine una battuta sulla Tav: «Alle Fs dico: lavoriamo insieme». Secondo Colaninno, treno e aereo possono integrarsi, poi è normale che «ognuno venda la sua merce».
Dalla nuova alla vecchia Alitalia. Non c’è pace per l’Atitech,la società del gruppo Alitalia con sede a Napoli che opera nel campo della manutenzione degli aerei. Si vende o non si vende? E a chi? Ieri pomeriggio una nota del commissario straordinario Augusto Fantozzi spiegava che l’offerta presentata da Manutenzioni aeronautiche per Atitech,l’unica finora pervenuta, era da considerarsi «irricevibile » in quanto «sottoposta a condizioni e garanzie a carico della procedura non consentite dal bando ». Di conseguenza, sottolineava la nota, «non si è proceduto all’apertura della busta contenente l’offerta economica ». Immediata la replica di Investimenti e sviluppo, l’investment company che – attraverso Manutenzioni aeronautiche – punta ad acquisire l’Atitech. Nel comunicato, Investimenti e sviluppo conferma «l’interesse per l’acquisizione del 100% di Atitech» e precisa che «le condizioni e le garanzie richieste da Manutenzioni aeronautiche sono quelle usuali per le tipiche operazioni di acquisizione societaria». Ora la palla è di nuovo nelle mani di Fantozzi.